00:00 2 Ottobre 2008

La prossima settimana le perturbazioni busseranno alla porta dell’Italia ma solo a tratti gli sarà consentito di entrare

Ormai è un dato di fatto: nel DNA dell'alta pressione c'è proprio la voglia matta di impedire il passaggio delle perturbazioni atlantiche sul nostro Paese ma qualche corpo nuvoloso riuscirà comunque a sorvolare i nostri cieli, specie quelli del nord, nel corso della prossima settimana.

Quando si diventa vecchi si cominciano a ripetere sempre le stesse cose, a citare spesso gli stessi aneddoti e anche a palesare maggiormente la propria insofferenza per ciò che non funziona.

Ricordo ad esempio un Funari garbatissimo ad “Aboccaperta” di molti anni fa, paziente fino all’estremo con tutti, niente a che vedere con l’ultimo Funari, incattivito dagli anni e soprattutto forse con l’idea di rappresentare la verità incarnata, del resto come fargliene una colpa…

Ecco, anno dopo anno, mentre seguo le vicende del tempo, mi accorgo di quanto io abbia cominciato a detestare l’anticiclone delle Azzorre, che nega al Mediterraneo quella vivacità meteorologica che tanto farebbe bene al nostro Paese, sia in termini di qualità dell’aria che di bilancio idrico e finisco sempre per citare la frase dell’amabile Trapattoni: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, mai cioè annunciare pioggia senza prima aver fatto i conti con l’anticiclone.

Vediamo infatti sempre di più l’autunno perdere quelle caratteristiche a cui lo avevamo associato per molti anni, forse da giovani pivelli; vale a dire un autunno si con l’anticiclone a tratti protagonista, ma poi anche molte perturbazioni, così tante da costringere il Colonnello Bernacca a numerarle. Non che tutte portassero gli stessi risultati e dunque grossi bottini di pioggia, ma qualcuna indubbiamente si.

Ora le perturbazioni ci sono ancora, come una volta, solo che fanno una fatica bestiale a raggiungere lo Stivale, per la fiera, tenace, oserei dire sadica opposizione dell’anticiclone subtropicale, vuoi di stampo oceanico, nella persona del ramo azzorriano, vuoi di stampo continentale, nella persona del ramo africano. Abbiamo chiamato in causa per giustificare questa situazione la cella di Hadley, che si sarebbe spostata verso nord, ma di certo il disappunto rimane.

Orbene: anche la prossima settimana, a fronte di un vortice polare piuttosto vivace con una corrente a getto relativamente vibrante, ecco nascere la solita linea di demarcazione, una sorta di Maginot, che potremmo attestare all’altezza di Firenze. Non che sopra questa linea accadano sfracelli, al massimo piovaschi o pioggerelle, ma più a sud se si vedrà qualche pioggia mercoledì 8 sarà già un vero miracolo.

“Che te frega” mi scriverà sicuramente qualche lettore: “godiamoci qualche bella ottobrata”. A costoro posso anche dar ragione, ma in autunno ogni lasciata è persa; in altre parole ogni fronte che passa senza colpo ferire è uno spreco di energia.

Le temperature, dopo il brusco calo del week-end, torneranno a risalire la china fino a rientare ampiamente nei valori medi del periodo.

Per un cambiamento più marcato, più simile in sostanza a quello breve ma intenso che stiamo per vivere, occorrerà forse attendere la metà del mese, sempre che i modelli confermino.

SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 9 OTTOBRE 2008:
venerdì 3 ottobre 2008: tempo in peggioramento al nord e lungo le regioni centrali tirreniche con rovesci e temporali sparsi a partire dal pomeriggio e dal Triveneto e la Sardegna. In serata miglioramento al nord-ovest per foehn, ancora perturbato su Triveneto, Emilia-Romagna, centro Italia e Campania con abbassamento del limite delle nevicate sulle Alpi orientali fin verso i 1300m, localmente anche più in basso. Sul resto del meridione tendenza a graduale peggioramento. Temperature in diminuzione a partire dal nord.

sabato 4 ottobre 2008: in mattinata ancora nuvoloso su Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna con rovesci, nevosi sino a 1200m sulle Alpi e sino a 1400m sull’Appennino emiliano, sereno al nord-ovest. Tempo molto instabile e ventoso sul resto d’Italia con temporali e rovesci anche intensi, alternati a momenti asciutti e limite della neve in calo sino a 1500m su Appennino marchigiano ed abruzzese. Nel pomeriggio migliora su nord-est, Sardegna, Toscana, alto Lazio, Umbria, ancora instabile con rovesci altrove. Vrntoso su tutta Italia con temperature in calo, tranne al nord-ovest.

domenica 5 ottobre 2008: mattinata fredda ma serena o velata, salvo residui addensamenti al meridione ma in dissoluzione. Nel pomeriggio ancora passaggi nuvolosi medio-alti in un contesto soleggiato. Temperature in aumento nei valori massimi, salvo al nord-ovest dove, per via della cessazione del favonio, vi sarà un leggero calo.

lunedì 6 ottobre 2008: banchi nuvolosi in transito al nord e sulla Toscana con piovaschi sulle zone alpine di confine e tra Levante ligure, Apuane e Versilia. Per il resto da sereno a velato. Temperature senza grandi variazioni.

martedì 7 ottobre 2008: ancora nuvolaglia al nord ma senza fenomeni salvo piovaschi su levante ligure. Anche al centro un po’ di nuvole sulle centrali tirreniche, specie Toscana ma senza fenomeni di rilievo, altrove poco nuvoloso.

mercoledì 8 ottobre 2008: la coda di un fronte attraverserà il nord e il centro Italia portando nuvolosità più compatta con qualche pioggia sparsa, al sud parzialmente nuvoloso ma asciutto. Temperature nella media del periodo al nord e al centro con un po’ di fresco umido, più miti al sud.

giovedì 9 ottobre 2008: pausa un po’ più soleggiata quasi ovunque ma sempre con una sfilata di nuvole in viaggio da ovest verso est al nord e marginalmente sul centro Italia e la Sardegna, quasi sereno al sud, clima mite e gradevole.
Autore : Alessio Grosso