00:00 3 Gennaio 2003

La prossima settimana l’inverno farà sul serio

La circolazione a scala europea sta cambiando e l’inverno sembra intenzionato a puntare in direzione del Mediterraneo nel corso della prossima settimana, con sviluppi molto interessanti.

Se siete stufi della monotonia di una stagione scialba, con poche emozioni e soprattutto con temperature perennemente al di sopra della media, dovete solo pazientare ancora un giorno.

Le correnti atlantiche provenienti dalle basse latitudini oceaniche, che hanno fatto impennare i termometri fino a valori più che primaverili e hanno portato su di noi tanta umidità stanno per essere contrastate da una discesa di aria fredda di diretta estrazione polare, che nel corso della giornata di domenica comincerà ad irrompere sul nord Italia e lungo il versante adriatico.

Come mai le correnti calde dovranno cedere il passo? Il motivo va ricercato in una rimonta dell’alta pressione delle Azzorre che invece di puntare verso levante, deciderà di collegarsi ad un anticiclone freddissimo presente in prossimità delle latitudini scandinave, chiudendo temporaneamente il flusso delle correnti calde da W.

La formazione di un lungo ponte di alta pressione dall’Europa occidentale fino a quella settentrionale costringerà un fronte freddo a scendere da N verso S; questo è previsto addossarsi alla catena alpina nella serata di sabato.

Domenica l’aria fredda ammassata oltralpe troverà sfogo attraverso la Porta della Bora, mettendo in moto una forte corrente nord-orientale che sarà responsabile del vistoso calo termico e di fenomeni di instabilità lungo i versanti orientali, con rovesci di neve fino a bassa quota su Romagna e Marche.

Contemporaneamente da W si farà strada una nuova perturbazione nella giornata di lunedì 6, che non potendo muoversi in direzione del centro-nord Europa, sarà costretta a gettarsi nel Mediterraneo, con la formazione di una depressione che interesserà più direttamente il centro e il sud. Al nord, lo scorrimento di aria relativamente più mite sopra un cuscino freddo piuttosto cospicuo a livello del suolo, potrebbe favorire qualche nevicata fino in pianura su Piemonte, bassa Lombardia e Liguria.

Il movimento di questa depressione verso SE sarà abbastanza rapido e ciò potrebbe richiamare altra aria fredda da NE sul settentrione nella giornata di martedì 7 gennaio.

Come se non bastasse, nella giornata di mercoledì 8 sembra probabile l’arrivo di una nuova e più intensa perturbazione che entrerà nel Mediterraneo da W. Anche in questo caso si creeranno i presupposti per la formazione di una depressione che questa volta sembra collocarsi più a nord della precedente, nella giornata di giovedì 9 gennaio. Questo potrebbe provocare nevicate più cospicue al settentrione e tempo di nuovo in peggioramento al centro-sud, con la neve relegata però a quote collinari.

Tutta la struttura perturbata potrebbe in seguito evolvere verso SE, e porre il suo centro in corrispondenza del meridione d’Italia. L’allungamento di una zona di alta pressione sull’Europa occidentale preleverà aria molto fredda dalle alte latitudini che, convergendo nella depressione sul meridione, sarà responsabile di una nuova e più sensibile diminuzione delle temperature, accompagnata da nevicate a quote molto basse sulle regioni centrali, specie del versante adriatico e venti forti ovunque nella giornata di venerdì 10 gennaio.

Molta “carne al fuoco”, quindi, per un tempo che non ci farà sicuramente annoiare nel corso dei prossimi giorni.
Autore : Paolo Bonino