00:00 1 Marzo 2002

La delicata situazione meteo dell’inizio della prossima settimana

L'esperienza insegna a non tirare conclusioni affrettate...

“Vanità delle vanità: tutto è vanità, quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? Una generazione va, una generazione viene, ma la terra resta sempre la stessa.

Il sole sorge, il sole tramonta, si affretta verso il luogo da dove risorgerà. Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a Tramontana, gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna. Vanità delle vanità, tutto è vanità.”

Abbiamo aperto “la sfera” di oggi con questo pezzo tanto caro a San Filippo Neri che ci auguriamo possa far riflettere i lettori anche in merito alle grandi discussioni sulle previsioni del tempo.
Un affannarsi inutile, un fasciarsi la testa prima delle disgrazie.

Perchè MeteoLive non segue il “coro” previsionale che annuncia per la prossima settimana il pericolo di piogge abbondantissime per il Piemonte e successivo maltempo su tutta l’Italia? Perchè va controcorrente, proponendo il peggioramento posticipato e relegato alle basse latitudini mediterranee?

Innanzitutto perchè il periodo che ci apprestiamo a vivere trova molte similitudini con configurazioni bariche del passato: una depressione sulla Spagna, un imprevedibile anticiclone bloccante sui Balcani con radici sub-tropicali e tante altre variabili in gioco, che in ogni episodio del genere hanno falsato notevolmente le fatiche previsionali.

Da qui la nostra prudenza: una prudenza che al momento ci dice di considerare la graduale diminuzione dell’apporto freddo scandinavo nel “sederino” della depressione spagnola che dunque non sarebbe più alimentata e finirebbe per evolvere in un minimo chiuso e perdere energia ma soprattutto una distensione dell’anticiclone delle Azzorre fin sulle Alpi. In questo modo la depressione troverebbe una via di fuga solo sul Mediterraneo meridionale, viaggiando cioè verso ESE.

Si spiega così la nostra previsione che vedeva la depressione interessare la Sardegna e poi interessare soprattutto le regioni centrali e meridionali peninsulari con al massimo un coinvolgimento da stau (cioè dovuto al richiamo dei venti da ESE sul Piemonte).

MeteoLive sa benissimo che si tratta solo di un’ipotesi ma vuole farvi riflettere che se il minimo si indebolisce non vi sarà alcun blocco prolungato da parte dell’alta pressione sub-tropicale e dunque nessuna inibizione ad una sua traslazione verso levante.

Se un minimo non si approfondisce insomma non gonfia il promontorio anticiclonico posto alla sua destra e soprattutto non rallenta ma procede per forza d’inerzia laddove trova una via d’uscita.

Ma all’alba delle 16.20 di oggi, venerdì 1° marzo, non sappiamo ancora come si muoveranno le pedine in campo. Diffidate dunque dalle Cassandre che strillano o si strappano i capelli annunciando premature sciagure e seguite con calma l’evolversi della situazione…
Autore : Alessio Grosso