00:00 15 Febbraio 2005

L’inverno è ancora “in sella”: possibili sorprese PER TUTTI

Fino alla giornata di sabato non vi saranno grosse novità, con i fenomeni al centro-sud in graduale attenuazione. Da domenica la discesa di un nuovo nucleo di aria fredda, questa volta con direttrice più occidentale, potrebbe portare maltempo e neve anche su parte delle regioni in cui l'inverno fino ad ora non è riuscito ad esprimersi a fondo.

Attenzione! Chi pensa che l’inverno si limiti ai mesi di dicembre, gennaio e alla prima parte di febbraio, probabilmente dovrà rivalutare le proprie opinioni, almeno quest’anno.

E’ vero! Fino ad ora l’inverno si è fatto sentire ( in termini di precipitazioni nevose) solo sull’Adriatico e sul meridione, ma a partire dal prossimo week-end il Generale potrebbe concedere una generosa “zampata” anche al settentrione e sul Tirreno.

Cosa succederà in sostanza? Beh, fino a sabato nulla di nuovo; infatti la depressione che ora interessa il centro-sud tenderà parzialmente ad attenuarsi, anche se sarà ancora in grado di determinare delle nevicate tra domani e dopodomani sui settori orientali e al meridione.

A partire dalla giornata di domenica, i riflettori verranno puntati nuovamente verso nord, dove prenderà le mosse un nucleo di aria molto fredda di diretta estrazione polare.

Questa volta la sua traiettoria potrebbe risultare molto più occidentale rispetto alle precedenti discese fredde. Morale: niente addossamento delle masse d’aria alla catena alpina e possibile aggiramento di essa attraverso la Valle del Rodano.

Inoltre, la struttura di alta pressione che fino ad ora si è presentata sempre solida sull’ovest del Continente, tenderà a migrare verso nord, in direzione dell’Islanda, liberando la Penisola Iberica e la Francia.

Con queste premesse, il passaggio perturbato sopra descritto potrebbe aprire scenari invernali per tutta la Penisola. La depressione fredda in questione tenderebbe a muoversi di moto retrogrado “conquistando” anche l’Europa occidentale, mentre l’alta pressione campeggerà solo sui settori più settentrionali del Continente.

Siamo andati troppo di corsa? Può darsi! Per il momento cerchiamo di capire il reale obbiettivo della prossima colata fredda, che a cinque giorni di distanza risulta di non facile determinazione. Se l’alta pressione si sbilanciasse verso nord come i nostri modelli oggi di dicono, la situazione potrebbe diventare davvero intrigante per la Penisola.

SINTESI PREVISIONALE

Mercoledì 16 febbraio: nubi su tutta la Penisola, più dense sul nord-est, Adriatico, meridione e Isole Maggiori. Possibilità di nevicate su Marche, Romagna, Abruzzo al di sopra dei 300 metri. Possibili rovesci in Sardegna e temporali sulla Sicilia e basso Tirreno. In genere asciutto sui restanti settori. Temperature stazionarie. Venti ancora sostenuti settentrionali.

Giovedì 17 febbraio: ancora nubi lungo l’Adriatico, al sud e sulle due Isole Maggiori, con possibili precipitazioni nevose al di sopra dei 300 metri sui settori adriatici, 500-600 metri altrove. Per il resto scarsi addensamenti. Temperature stazionarie. Venti settentrionali in indebolimento.

Venerdì 18 febbraio: nubi al sud e sull’Abruzzo, con isolate e deboli precipitazioni, in attenuazione. Altrove generalmente soleggiato, salvo nubi sulle Alpi, senza conseguenze. Lieve incremento termico, specie nei valori massimi.

Sabato 19 febbraio: nubi residue al sud, in attenuazione. Per il resto tempo buono, ma con addensamenti al nord e sul Tirreno nel pomeriggio, senza fenomeni. Temperature in ulteriore lieve aumento.

Domenica 20 febbraio: peggiora sul nord-est e al centro, con precipitazioni nevose già al di sopra dei 500 metri. Sul nord-ovest probabile assenza di precipitazioni. Al sud nubi in aumento, ma senza piogge. Temperature in calo al centro, stazionarie altrove.

Lunedì 21 febbraio: tempo perturbato al centro-sud, con piogge e nevicate a quote collinari. Tra la sera e la notte peggiora anche al nord. Temperature in calo. Venti forti ovunque.

Martedì 22 febbraio: tempo instabile al nord e al centro, con possibili rovesci, nevosi al di sopra dei 500 metri, localmente anche in pianura al nord. Altrove nubi anche compatte, con tendenza a temporaneo miglioramento. Temperature stazionarie.
Autore : Paolo Bonino