00:00 16 Gennaio 2003

L’alta pressione è attaccata da più fronti

A partire dalla giornata di domenica l’alta pressione tenderà ad attenuarsi e ciò consentirà il passaggio di una perturbazione tra le giornate di martedì e mercoledì, con fenomeni in trasferimento da nord a sud. Giovedì probabile nuova rimonta anticiclonica che tenderà a coinvolgere più direttamente l’Europa centro-occidentale

Se attualmente l’insidia maggiore per l’alta pressione arriva da S, nel corso della prossima settimana saranno probabilmente le correnti atlantiche a mettere nettamente in forse il suo dominio sull’Italia.

La notevole spinta delle correnti atlantiche, pilotate da un’intensa depressione centrata in prossimità del Regno Unito, farà avanzare una perturbazione piuttosto attiva che attraverserà molto velocemente l’Europa occidentale nella giornata di lunedì.

Le correnti sull’Italia andranno disponendosi da SW e ciò vorrà dire che saremo in compagnia di aria piuttosto mite, almeno in una fase iniziale.

Il fronte sarà in piena azione al nord nella giornata di martedì, con piogge e rovesci in pianura e neve in montagna al di sopra dei 1000-1200 metri al nord e 1400-1500 metri sull’Appennino centro-settentrionale. A seguire l’aria più fredda di origine nord atlantica penetrerà attraverso la Valle del Rodano e questo determinerà la creazione di una depressione che rallenterà, come spesso succede, il cammino del fronte sull’area Mediterranea. Il limite delle nevicate potrebbe quindi scendere e portarsi attorno ai 700-800 metri al nord e sui 1200 metri al centro.

Nella seconda parte della giornata di mercoledì, la suddetta depressione si sposterà in direzione del meridione d’Italia con il suo carico di fenomeni, mentre al nord subentrerà un miglioramento ad iniziare da W, stante un aumento pressorio che avverrà sull’ovest del continente per via di una nuova rimonta dell’alta pressione atlantica.

Giovedì ritroveremo i fenomeni solo al sud, mentre il centro e il nord verranno interessati da aria relativamente più fredda proveniente dai quadranti orientali.

Vediamo, quindi, la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di giovedì 23 gennaio.

Venerdì 17 gennaio: nubi su Sicilia e Sardegna con piogge sparse e qualche rovescio, in estensione verso est in serata. Altrove nubi più intense su Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna, con qualche pioggia locale. Annuvolamenti anche al nord, ma in via di attenuazione.

Sabato 18 gennaio: tempo instabile in Sardegna, ma con tendenza a miglioramento. Tempo perturbato al sud, specie su Sicilia, Calabria, Campania e Puglia meridionale con piogge e rovesci. Qualche pioggia anche su Lazio e Abruzzo, ma in miglioramento. Tempo buono o discreto altrove, salvo locali annuvolamenti.

Domenica 19 gennaio: ancora qualche pioggia al sud, ma con tendenza a schiarite. Tempo discreto al centro e nubi in aumento al nord, con qualche pioggia in Liguria e brevi nevicate sull’arco alpino occidentale.

Lunedì 20 gennaio: nubi irregolari al centro-nord con qualche locale pioggia e tendenza a temporaneo miglioramento sul nord-ovest. Altrove tempo discreto, ma con nubi in aumento su Campania e Calabria, ma con basso rischio di pioggia.

Martedì 21 gennaio: al nord tempo perturbato con piogge sparse ed occasionali rovesci. Nevicate al di sopra dei 1000-1200 metri, ma con limite della neve in calo dalla sera fino a 900 metri. Piogge in arrivo dalla sera anche per Toscana, Umbria e Lazio, con neve al di sopra dei 1400-1500 metri. Altrove nubi irregolari, in aumento su Campania e Sicilia con qualche pioggia.

Mercoledì 22 gennaio: inizialmente perturbato al centro-nord con piogge e neve al di sopra dei 700-800 metri sull’arco alpino e 1000-1200 metri sull’Appennino centro-settentrionale. In giornata migliora al nord-ovest e peggiora su tutto il sud con piogge, rovesci e nevicate al di sopra dei 1500-1600 metri.

Giovedì 23 gennaio: tempo buono o discreto al nord e al centro, con annuvolamenti sull’Abruzzo e qualche precipitazione. Cielo molto nuvoloso con piogge e nevicate al di sopra dei 1300 metri al sud e sulla Sicilia. Temperature in calo al centro-nord.
Autore : Paolo Bonino