00:00 19 Gennaio 2007

Il GENERALE INVERNO prepara l’entrata trionfale in Italia

Dopo le TEMPESTE e gli ANTICIPI di PRIMAVERA faremo i conti con l'inverno più autentico, più vero, più scatenato. Certo il cambiamento, diventa però difficile tracciare un quadro previsionale sufficientemente preciso, a causa della complessa orografia italiana, che i modelli matematici soffrono. La sfera comunque ci prova...

Sono tante ormai le analogie con il famoso inverno 89-90: le tempeste nel nord Europa, le temperature primaverili anche con qualche record, come nel caso di Cuneo, un’alta pressione fortissima, in grado di tenere a distanza i fronti perturbati.

Ora però c’è una variante importante rispetto a quell’inverno, che inverno non fu FINO in FONDO; questo ha deciso di esserlo IMPROVVISAMENTE, con lo sganciamento dell’alta pressione verso l’Islanda, il venir meno del sostegno subtropicale su cui poteva contare in area mediterranea e, soprattutto, la discesa di una saccatura dal nord Europa verso l’Europa centro-occidentale, in rapida traslazione verso l’Italia, dove intende mettere radici e persistere almeno sino a sabato prossimo 27 gennaio.

Poco importa se poi dovremo sopportare una nuova (probabile) distensione verso levante dell’alta pressione con il ripristino della stabilità, ora è tempo di festeggiare l’inverno, dopo mesi di temperature quasi ininterrottamente sopra la media; per la primavera c’è tempo.

C’è però una considerazione importante da fare: quando si formano questi minimi barici al suolo in sede mediterranea a sostegno del vortice presente in quota, i modelli non riescono, se non quasi all’ultimo e talvolta nemmeno 24 ore prima, a collocare con sufficiente precisione dove andrà a collocarsi e quale sarà la sua traiettoria, facendo impazzire i previsori, puntualmente lapidati dagli utenti perchè bollati come incapaci.

In realtà non ci si rende conto della difficoltà del modello di vedere come l’aria fredda aggiri o penetri attraverso gli ostacoli orografici insinuandosi nelle valli e cercando uno sbocco nel Mediterraneo.

In definitiva due appaiono le CERTEZZE:
1 da lunedì a sabato ci attende una fase decisamente instabile e sempre più fredda con il passare dei giorni, a tratti anche perturbata.
2 i fenomeni si concentreranno soprattutto al nord e sul medio-alto Tirreno sino all’alba di mercoledì con limite delle nevicate in progressivo calo dalla mattinata di martedì a partire da ovest ma con neve che NON arriverà in pianura, nemmeno al nord.

Rispetto all’evoluzione invece si aprono DIVERSE STRADE, peraltro già elencate stamane, aggiorniamo in queste sede le percentuali di realizzazione:
-è possibile che un secondo impulso si infili dalla Francia dritto dritto tra Ligure e Tirreno tra mercoledì e giovedì, spingendo maggiormente il freddo verso le regioni centrali ed il meridione e favorendo nevicate a quote molto basse 300-500m, al nord molto freddo ma assenza di fenomeni importanti salvo ritornanti occluse sull’Emilia-Romagna ed il Triveneto (40%)

-altra ipotesi è quella che vede la stazionarietà di tutta la complessa figura depressionaria con il vortice in quota solo in lento movimento dalla Francia al settentrione e il minimo al suolo che dalla Valpadana si porterebbe poi verso le regioni centrali. In questo caso potremmo avere meno freddo al centro-sud ma anche maggiori possibilità di neve al settentrione, sia sulle Alpi che probabilmente al piano. (40%)

-una terza ipotesi, che pure gode di meno favori, vede il secondo impulso piegare stretto sul nord-ovest italiano portando la neve sulle pianure di Piemonte e Lombardia, una spolverata sul Triveneto e successivamente punti sulla Toscana, sempre con neve a bassa quota, giungendo infine più attenuato sul resto della Penisola. (11%)

-una quarta comporterebbe un prematuro indebolimento della figura depressionaria per l’ingerenza dell’alta pressione che limiterebbe l’alimentazione fredda da nord. Di conseguenza il tempo rimarrebbe instabile e fresco con qualche nevicata in Appennino e con successivo graduale miglioramento (9%)

-DA NOTARE: per gli ultimi giorni del mese l’alta pressione ha il 60% di probabilità di tornare a comandare il tempo su Europa centrale ed Italia, contro il 40% delle correnti fredde settentrionali.

SINTESI PREVISIONALE SINO A VENERDI 26 GENNAIO
Sabato 20 e Domenica 21 gennaio 2007
Tempo spesso uggioso sulle pianure del nord e lungo il versante tirrenico con piovaschi su Toscana e Liguria, altrove un po’ di sole, specie al sud, temperature in calo, sensibile sabato nelle zone che verranno abbandonate dal Favonio.

Lunedì, 22 gennaio 2007
NORD
Peggioramento con piogge anche forti sulla fascia pedemontana, specie dal pomeriggio-sera, temporali sulla Liguria, ancora asciutto sull’Emilia. Neve oltre i 1000-1200m in temporaneo rialzo sin verso i 1800m.
CENTRO
Peggiora sulla Toscana con piogge e rovesci, nuvolaglia sul resto del Tirreno con locali piovaschi, incerto ma asciutto altrove, peggiora in serata sul Tirreno.
SUD
Nuvolaglia sul versante tirrenico ma con fenomeni generalmente assenti, più sole altrove ma con passaggi nuvolosi, ancora mite.

Martedì, 23 gennaio 2007
NORD-OVEST
Perturbato. Piogge intense, neve sopra gli 800-900 metri, in serata calo sino a 600m. Temporali sulla Liguria. Venti forti.
NORD-EST
Perturbato. Piogge intense, temporali, neve sopra i 1000-1300 metri con calo del limite tra la sera e la notte sino ad 800m.
CENTRO
Perturbato sul Tirreno e sulla Sardegna, con piogge e temporali. Neve a quote sempre più basse in Appennino con il passare delle ore (con calo da 1600m a 900m). Altrove molto nuvoloso ma probabilmente asciutto.
SUD
Nubi intense con probabili piogge a partire dalla Campania e dalla Calabria tirrenica, possibili temporali. Mite per forte Scirocco.

Mercoledì, 24 gennaio 2007
NORD-OVEST
Miglioramento con ampie schiarite ma clima freddo e ventoso.
NORD-EST
Ultime nevicate sino a quote collinari il mattino presto, poi netto miglioramento a partire da ovest, più freddo.
CENTRO
Temporali e rovesci sul Tirreno con grandinate possibili sulla Toscana. Neve a quote basse (500-600m) lungo il versante tirrenico ed Umbria. Più aperto il tempo lungo l’Adriatico e il Sardegna. Forte Libeccio. Temperature in calo.
SUD
Temporali sulla Campania, piogge sul Molise. Per il resto nubi sparse, con locali rovesci, neve su Irpinia e Matese oltre gli 800m. Temperature in calo.

Giovedì, 25 gennaio 2007
NORD-OVEST
Instabilità con rovesci sparsi, localmente nevosi anche in pianura, freddo.
NORD-EST
instabilità con rovesci sparsi, localmente nevosi anche in pianura, freddo.
CENTRO
Instabile con rovesci anche temporaleschi, nevosi anche a quote collinari., Vento che tenderà ad orientarsi da nord-ovest e più freddo. Schiarite in Sardegna con l’arrivo del Maestrale.
SUD
Instabile e temporalesco con rovesci alternati a schiarite. In Appennino qualche nevicata oltre i 700m, più freddo, vento in rotazione da nord-ovest e temperature in calo.

Venerdì, 26 gennaio 2007
NORD-OVEST
Nuvolosità irregolare, basso il rischio di ulteriori nevicate. FREDDO. Situazione comunque INCERTA.
NORD-EST
Nuvolosità irregolare, basso il rischio di ulteriori nevicate. FREDDO. Situazione comunque INCERTA.
CENTRO
Molto instabile con rovesci nevosi sino a quote molto basse e localmente sino in pianura, a tratti schiarite, specie in Sardegna. FREDDO.
SUD
Instabile con alcuni rovesci sparsi, nevosi in Appennino sino a 600m. Possibili temporali sulle zone costiere, freddo.
Autore : Alessio Grosso