00:00 3 Febbraio 2009

Depressioni a tutta forza e presto anche un po’ di freddo per la Penisola

La scarsa attività solare seguita a mofificare gli assetti barici sull'Europa provocando un abbassamento del flusso zonale atlantico e un maggiore inserimento di nuclei perturbati anche sull'Italia. A tratti nei prossimi giorni penetrerà anche aria fredda con occasione per ulteriori nevicate sulle Alpi e a tratti anche in Appennino. Non escluso ancora un episodio nevoso in Valpadana.

Chi vuole intendere intenda: ancora una volta l’atmosfera del Pianeta vuol farci capire quanto sia dipendente dal sole piuttosto che dalla quantità di Co2 immessa nell’ambiente.

E lo fa mostrando tutta una serie di spettacolari cambiamenti nella circolazione generale, con una prosecuzione inopinata del raffreddamento delle acque del Pacifico, con un abbassamento del flusso zonale atlantico che non si osservava da almeno 8 anni, con uno strat-warming stratosferico polare di eccezionale rilevanza che trovi solo riscontri nell’ormai lontano 1985.

Gli astronomi sono sorpresi da tanta “pigrizia”: il sole è praticamente senza macchie da mesi, nonostante il ciclo 24 sia ormai iniziato. Questo ciclo è stato stimato come di breve durata ma molto intenso, con un picco di massima intensità nel 2012 e un successivo graduale indebolimento che ci porterebbe dritti dritti verso un’altra lunga fase di quiete, identificabile come ciclo 25; la fase che, lentamente, dopo il 2015 faciliterebbe un raffreddamento del pianeta, i cui effetti alcuni vedrebbero in maniera palese attorno o subito dopo il 2020.

Eppure questa previsione si va scontrando con questa eccezionale quanto inattesa fase di dormienza in un periodo in cui ci si aspetterebbe una vigorosa ripresa dell’attività.

Se basta meno di un anno “sabbatico” del sole per vivere queste spettacolari variazioni negli assetti barici del Pianeta, chissà cosa ci attenderebbe se la fase di stanca continuasse ancora a lungo. Nessuno a tal proposito si vuole sbilanciare su come andrà a finire la faccenda ma sono sempre di più gli scienziati che ritengono il sole il vero regista del clima.

Cosa accadrà intanto nel breve-medio termine sull’Italia?
Si attende con impazienza di capire quanto vorrà incidere sul tempo del Paese quella vigorosa e stretta saccatura che dall’Europa occidentale nel week-end si porterà a ridosso dello Stivale. Il passaggio del sistema frontale che concluderà l’episodio infatti potrebbe essere accompagnato dalla formazione di un minimo depressionario al suolo sulla Valpadana in movimento verso il medio Adriatico con tanto di aria fredda al seguito e con rovesci di neve sino alle basse quote.

La forte tramontana che spirerà domenica riporterà un po’ di inverno anche al centro-sud e avrà probabilmente il merito di preparare il terreno ad un nuovo breve episodio nevoso da scorrimento atteso lunedì sera con l’ingresso di una ennesima saccatura dalla Francia.
Il corpo nuvoloso in cui sarà inserito infatti scorrerà su questo strato gelido favorendo precipitazioni nevose a bassa quota forse anche sulla Toscana e l’Umbria ma questo dipenderà essenzialmente dalla sua traiettoria.

Sempre nel corso della prossima settimana ci attendiamo inoltre una nuova vigorosa spinta di un ramo del vortice polare verso sud con altre sortite di strette saccature fredde in direzione del Mediterraneo, favorite finalmente da una parziale spinta verso nord dell’anticiclone sub-tropicale. Anche il centro-sud insomma potrebbe vivere una fase prettamente invernale. Non ci soffermeremo invece su qualche scenario estremo disegnato da talune emissioni modellistiche. La loro attendibilità ad oggi risulta infatti ancora dubbia, seguite comunque gli aggiornamenti.

SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 10 FEBBRAIO 2009:
fino a venerdì 6 febbraio: grande variabilità con qualche momento piovoso soprattutto al nord e sulle regioni centrali tirreniche con la neve che cadrà a quote medio-alte sulle Alpi e solo sulle cime in Appennino. Dalla mattinata di venerdì peggioramento più netto al nord-ovest con piogge anche forti in estensione alla Toscana, rinforzo dei venti sud-occidentali e neve abbondante sulle Alpi oltre i 1500m con fenomeni in estensione a tutto il resto del nord, all’Umbria e alla Sardegna a fine giornata.

sabato 7 febbraio: perturbato al nord e al centro con fenomeni più intensi tra Liguria, Lombardia, centrali tirreniche ed Umbria e neve sulle Alpi in calo sino a 700m e verso sera anche a quote collinari, sull’Appennino centro-settentrionale fin sotto i 1000m. Peggioramento anche sulla Campania con piogge sparse. Temperature in calo a partire dal nord-ovest.

domenica 8 febbraio: migliora al nord-ovest con venti secchi ma freddi da nord, ancora instabile su nord-est ed Emilia-Romagna con neve sino in collina, instabile su tutto il centro con qualche ulteriore rovescio, nevoso sino in collina, perturbato al sud con piogge, temporali e neve oltre i 700m. Calo termico e ventoso ovunque.

lunedì 9 febbraio: bel tempo al nord e al centro, residua instabilità al sud e sull’Abruzzo con residue piogge o nevicate sino a quote basse 400-600m, tendenza a miglioramento già dal mattino. Dal pomeriggio nubi in aumento al nord-ovest e sulla Toscana ed in serata prime precipitazioni nevose localmente sino in pianura tra est Piemonte ed ovest Lombardia, a quote molto bassa sulla Toscana, possibile ombra pluviometrica su Torinese e Cuneese.

martedì 10 febbraio: migliora al nord-ovest, maltempo al centro, su nord-est, Emilia-Romagna, Campania con precipitazioni, neve sino a 500m su est Alpi, sino a 1000m in Appennino. In giornata migliora al centro e sul nord-est, nuvoloso con precipitazioni sparse al sud. più mite. (da verificare)
Autore : Alessio Grosso