00:00 1 Marzo 2012

Da lunedì depressione in azione sull’Italia

Ancora incerta la posizione del minimo. Un'eventuale alimentazione di aria fredda esalterebbe la fenomenologia, con esiti anche nevosi a quote molto basse per il nord, ma anche al centro.

Primavera sino a sabato. Questo è sicuro al 100%, poi variabilità. Anche questa sicura al 100%, poi tempo instabile, a tratti anche perturbato, anche qui l’attendibilità è alta, ma appena ci si chiede DOVE? Nord, centro o sud? Ecco, qui iniziano i problemi. 

L’età ci dovrebbe insegnare ad essere sempre prudenti, ma molti ci spingono ad "osare" di più. Ogni volta che lo facciamo però, puntualmente arrivano le ritrattazioni modellistiche e siamo qui a correggere la linea previsionale e a chiedere venia ai lettori. Questa volta però non c’è stata una vera e propria ritrattazione, rispetto al peggioramento annunciato da giorni, quanto piuttosto un riposizionamento del minimo, che alla fine, in qualche modo, dovrebbe ritrovare la collocazione originaria, trasferendosi rapidamente dal ligure verso il centro Italia e poi verso il meridione, dove potrebbe mettere radici.

Nel frattempo (da mercoledì 7 a venerdì 9 marzo) dal nord Europa potrebbe arrivare la "solidarietà" dell’aria fredda con recrudescenza perturbata un po’ su tutte le regioni, ma soprattutto al centro-sud, e alcuni rovesci di neve, specie nelle ore pomeridiane, al nord, anche a quote prossime alla pianura.

Cosa è cambiato dunque rispetto a 24 ore fa? Che la regione alpina potrebbe pagare dazio ancora una volta perdendo l’ultimo vero treno perturbato invernale? Forse si, ma non è ancora detto. E la Toscana? Le piogge riusciranno a colmare almeno in parte il pesante deficit idrico? Anche qui tutto è appeso alle isobare dei minimi, perchè in assenza di vere perturbazioni atlantiche toste, il minimo depressionario salva capra e cavoli. Non mi stuferò mai di ripetere che una vera perturbazione atlantica l’Italia non sa più nemmeno cosa sia, uno di quei fronti che pescavano addirittura dal nord Africa con le loro saccature imponenti, che impiegavano almeno 24 ore per attraversare tutto il Paese.

Accontentiamoci dunque di quanto passa il convento e auguriamoci che la depressione possa in qualche modo attenuare anche l’agonia dei ghiacciai, anche se per rifornirli adeguatamente di neve protettiva in vista del periodo estivo, occorrerebbe un vero trenino di perturbazioni old style.

Il getto potrebbe riportarci l’alta pressione entro sabato 10, ma non c’è convergenza nemmeno più su questo oggi. Le emissioni modellistiche tentennano, c’è chi vede di nuovo la corrente da nord-ovest tesa quale protagonista assoluta anche del tempo di marzo, chi vede l’Atlantico fuori gioco, nessun getto teso e tanta instabilità per il Mediterraneo ad oltranza, insomma il tempo si diverte a distruggere le nostre certezze e a noi non resta che sorridere, un po’ amaro peraltro.

SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 8 MARZO 2012:
venerdì 2 marzo: bel tempo su tutto il Paese, clima primaverile, nubi basse o nebbie marittime sottocosta localmente, specie sulla Liguria.

sabato 3 marzo: dapprima bello, poi annuvolamenti tra Liguria, Alpi, Lombardia con qualche rovescio prima di notte, in serata moderato maltempo su arco alpino centro-orientale con rovesci e neve oltre i 1500m circa. Altrove ancora bel tempo. Temperature in calo dalla sera al nord.

domenica 4 marzo: instabile sul nord-est con rovesci sparsi, neve oltre i 1400-1500m, instabile anche lungo tutta la dorsale appenninica con locali rovesci o temporali pomeridiani, in sconfinamento nel pomeriggio lungo la linea di costa al sud. Altrove tempo buono. Temperature in diminuzione.

————————————–da qui previsione incerta———————————

lunedì 5 marzo: peggiora al nord e sulla Toscana con piogge e rovesci sparsi, anche temporaleschi, nevosi sulle Alpi e sul nord Appennino oltre i 1200m, altrove nuvolosità irregolare e solo qualche piovasco a ridosso dei rilievi. Ulteriore calo termico, specie al nord.

martedì 6 marzo: maltempo al nord con piogge e rovesci, neve in Appennino oltre i 600- 700m, fenomeni più blandi lungo le Alpi con limite neve sui 500-700m. Peggioramento anche al centro-sud con piogge e temporali, neve oltre i 600-800m sull’Appennino centrale, sui 1000m al sud.

mercoledì 7 marzo: al nord tempo incerto con qualche rovescio nel pomeriggio, nevoso sino in collina, al centro-sud ancora perturbato con piogge più importanti su Lazio, Abruzzo e meridione, limite della neve sui 700-800m al centro, sui 1200-1300m al sud, stante un possibile richiamo mite da Scirocco.

giovedì 8 marzo: al nord nuvoloso con possibili locali rovesci anche di tipo nevoso, specie nel pomeriggio e sui rilievi, al centro-sud instabile, a tratti perturbato sul meridione ancora con molte precipitazioni. Freddo al nord.

Autore : Alessio Grosso