00:00 7 Gennaio 2014

Da domenica riapriremo gli ombrelli, ma per guanti e cappello dovremo ancora aspettare

Sembra facile l'accostamento con la stagione 2006-2007, altrettanto mite anche se lì mancarono nella prima parte della stagione le abbondanti nevicate che da Natale stiamo sperimentando sulle Alpi. In realtà nel volgere di una decina di giorni, la stagione potrebbe riprendere il suo normale corso invernale.

Rispetto al biennio piuttosto nefasto del 2006-2007 e 2007-2008, la stagione di quest’anno sta già facendo meglio, segnatamente per il notevole contributo nevoso di cui hanno beneficiato le Alpi.

Si dirà che anche le piogge sono sempre utili e bisogna approfittarne in questi momenti di "vacche grasse", il problema è che il nostro territorio è fragilissimo, sia per la sua particolare orografia che per la scelleratezza dell’uomo e dunque non possiamo permetterci una stagione invernale troppo piovosa, ad assolvere questo compito basterebbero autunno ed in parte la primavera.

Invece in questo bizzarro inverno (peraltro non l’unico in tempi recenti a riservarci molte precipitazioni) non solo non fa freddo ma piove anche oltre misura e continuerà a farlo anche dopo il breve e parziale break anticiclonico che stiamo sperimentando.

E’ incredibile notare come, aldilà dell’ effimero episodio freddo novembrino al centro-sud, il nostro Paese da un tempo imprecisato non conosca circolazioni orientali o settentrionali, mentre gli affondi occidentali o sud occidentali si ripetono quasi senza sosta.

Il reset barico, cioè una modifica dell’assetto barico generale sul Continente europeo, ipotizzato per la metà del mese, dovrebbe lentamente realizzarsi.
 
Così gradualmente la stagione invernale ritornerà nell’ambito della normalità e non è detto che, soprattutto al nord, possa scapparci anche qualche fenomeno nevoso sino a quote di pianura, così come sull’Appennino centro-meridionale possa finalmente tornare a nevicare in modo importante, specie se si formerà, come riteniamo probabile, qualche nuova depressione mediterranea.

Il blocco dell’Atlantico per merito (o colpa) dell’anticiclone scandinavo potrebbe anche determinare interazione tra correnti atlantiche e aria fredda di estrazione artica continentale, ma qui stiamo già volando troppo con la fantasia.

Prepariamoci invece a riaprire gli ombrelli, domenica 12 per una veloce passata piovosa in movimento dal nord verso il meridione, lunedì 13-martedì 14 per l’arrivo di una più corposa perturbazione, in grado di riportare anche la neve sulle Alpi e forse poi anche in Appennino.

SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 14 GENNAIO 2014:
mercoledì 8 gennaio
: deboli piogge su Liguria e Friuli, sul resto del nord nuvolaglia ma tempo asciutto, al centro nubi sulla Toscana, per il resto poco nuvoloso, al sud bel tempo. Mite ovunque.

giovedì 9 gennaio: nuvolaglia residua al nord e sul Tirreno, poi schiarite e tempo abbastanza soleggiato, locali nebbie, per il resto mite.

venerdì 10 e sabato 11: poche variazioni con prevalenza di sole, passaggi nuvolosi al nord e sul Tirreno, qualche locale nebbia, temperature senza variazioni di rilievo. Mite.

domenica 12: peggiora al nord e sulla Toscana con deboli piogge in rapido trasferimento verso il centro-sud, specie il versante tirrenico. Lieve calo termico nei valori massimi.

lunedì 13: maltempo in arrivo al nord e sulla Toscana con piogge moderate, localmente forti e limite della neve sui 1200m sulle Alpi. In giornata peggiora anche sul resto del centro.

martedì 14: maltempo quasi ovunque con piogge e rovesci, migliora dal pomeriggio al nord-ovest, limite della neve sui 900m su centro-est Alpi e sino a 1200-1400m sull’Appennino centro-settentrionale, calo delle temperature.

Autore : Alessio Grosso