00:00 18 Dicembre 2008

Bianco Natale al NORD? Per ora è solo un’ipotesi

Una lingua d'aria gelida potrebbe raggiungere la Valpadana dalla porta della Bora interagendo con aria più mite richiamata da una depressione sulla Sardegna favorendo cadute di neve sino al piano al settentrione e a quote basse sull'Appennino centro-settentrionale e sul versante adriatico. L'attendibilità di questa previsione resta comunque medio-bassa per ora (40%)

Purtroppo non sono “Edward mani di forbice” che, per realizzare le sue opere, sfiorava delicatamente le masse ghiacciate diffondendo nell’aria grossi fiocchi di neve che poi volteggiavano soavemente verso le pianure.

Natale però non sempre fa rima con neve, anzi direi raramente. Molti milioni di italiani infatti, nel giorno che dovrebbe essere il più bello e magico dell’anno, la neve l’hanno vista per anni solo posticcia nei centri commerciali o vaporizzata artificialmente dalle bombolette sull’albero o il presepe.

Bisogna risalire al 2000 per rivivere bianche emozioni in città a Natale al settentrione, al 2001 su alcune località del sud, al 96 sulle regioni centrali; prima ancora i fiocchi bianchi nel giorno della Natività del Signore si sono fatti vedere con una certa avarizia in Italia.

Il ritorno dell’anticiclone inoltre, previsto in temporaneo rinforzo dalle prossime ore sino a martedì 23, tutto farà pensare agli italiani fuorchè alla speranza di trascorrere un Natale freddo e nevoso.

Qualcosa però è destinato a cambiare per la Vigilia e soprattutto nelle 48 ore successive: una massa d’aria fredda legata ad un vortice retrogrado comincerà ad affluire sui versanti adriatici per sfondare poi dalla porta della Bora sino in Valpadana. Il vortice andrà a collegarsi al suolo con un minimo barico all’altezza della Sardegna che a sua volta spingerebbe verso di noi masse d’aria umide, foriere di piogge al sud, di neve sul centro-nord Appennino, anche a quote basse, e di fiocchi probabilmnente sino al piano al nord tra la serata di Natale e il Santo Stefano.

E’ al momento l’ipotesi più gettonata in un contesto però molto incerto; ci sono peraltro anche altre ipotesi, una prevede un maggore inserimento dell’aria fredda sull’Italia, con un vorrice non più centrato sulla Sardegna ma sullo Jonio, molta neve in Appennino e a basse quote in Adriatico, sereno sulle regioni tirreniche, pochi fiocchi svolazzanti e coreografici al nord ma nulla più e tanto vento gelido per tutti.

Insomma come vedete c’è ancora massima incertezza, anche se per la verità gli indici legato al vortice polare e al conseguente andamento della ripartizione pressoria in ambito europeo parrebbero confermare una evoluzione meteo non propriamente stabile per la Penisola.

Con una previsione del Natale così incerta capirete bene che sono da evitare come la peste congetture sul Capodanno, meglio tagliar corto e tenere a freno la lingua e la tastiera…

SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 25 DICEMBRE 2008:
Venerdì 19 dicembre: passaggi nuvolosi irregolari ovunque, con nubi più compatte sui crinali alpini di confine, sul medio Adriatico e al sud con qualche rovescio, nevoso oltre i 700m sui settori appenninici marchigiani, abruzzesi e molisani. Ampie schiarite al nord-ovest. Temperature senza particolari variazioni.

Sabato 20 dicembre: seguiteranno a transitare corpi nuvolosi sfrangiati lungo la Penisola, appena più compatti sui crinali di confine altoatesini, dove potrà cadere qualche fiocco portato da nord e lungo il versante adriatico e al sud ma qui con scarso rischio di precipitazioni. Temperature in lieve aumento. Assenza di nebbie estese ma presenza di banchi sulla bassa pianura.

Domenica 21 dicembre e lunedì 22 dicembre: le giornate più stabili ovunque salvo residui addensamenti sui settori alpini orientali e lungo le regioni adriatiche ma senza conseguenze. Temperature particolarmente MITI su Alpi occidentali, fondovalle aostano e costa ligure per un leggero effetto favonico, in moderato aumento anche altrove. In Valpadana formazione di strati nebbiosi sulla bassa pianura, (specie su bassa Lombardia, basso Veneto ed Emilia-Romagna), al di fuori della nebbia MITE. Anche al centro banchi di nebbia sulle zone interne nottetempo e al mattino.

Martedì 23 dicembre: ancora poche variazioni ma rinforzo dei venti da nord lungo l’Adriatico, dove caleranno un po’ le temperature. Passaggi nuvolosi si avranno da nord verso sud ma senza conseguenze.

Mercoledì 24 dicembre: nubi irregolari lungo l’Adriatico con qualche rovescio non escluso, nevoso anche a quote collinari, bel tempo sulle altre regioni, calo termico ad est della Penisola, ancora valori miti ad ovest.

Giovedì 25 dicembre: possibile peggioramento a partire dalla Sardegna, le regioni centrali peninsulari, l’Emilia-Romagna ed il nord-est con neve in Appennino oltre i 400-500m e al nord anche a quote prossime al piano. In serata nubi in ulteriore generale aumento ed estensione delle nevicate a tutto il nord. Temperature in generale flessione, più sensibile al nord-est dove soffierà forte la Bora (attendibilità 40%)
Autore : Alessio Grosso