00:00 7 Febbraio 2011

Alta pressione in lento declino, ma inquinamento e stasi atmosferica ancora protagonisti

L'alta pressione tenderà molto lentamente a sgonfiarsi nel corso dei prossimi giorni. Per avere qualche effetto bisognerà però attendere il fine settimana.

Quota 3000! Non stiamo parlando di un film spettacolare o di una scalata fatta per raggiungere la cima di una montagna.

3000 metri è stata la quota assunta dallo zero termico nell’ultimo fine settimana. Un valore paragonabile alla prima parte del mese di giugno.

L’alta pressione ha raggiunto il suo apice nelle ultime ore, scaldando considerevolmente la quota e contribuendo alla fusione precoce del manto nevoso dei nostri rilievi.

La potenza della compressione anticiclonica è stata talmente intensa che persino le nebbie sulle pianure sono state scongiurate, a parte casi locali.

Ora questo immenso pallone di aria calda tenderà lentamente a sgonfiarsi. Già nella giornata di mercoledì, i geopotenziali presenti al suo interno saranno decisamente più "umani", così come i valori di pressione al suolo.

In poche parole, l’alta pressione sta invecchiando. Esaurita la fase compressiva del fine settimana, ora prevarrà la fase di "distensione" sul Mediterraneo. Solitamente, quando un anticiclone invecchia le nebbie diventano più fitte e le condizioni di inquinamento peggiorano ulteriormente, in quanto gli scambi di masse d’aria sono trascurabili.

Si andrà avanti così almeno fino alla giornata di venerdì, poi finalmente qualcosa inizierà a cambiare.

Da ovest o da est? Questa è davvero una bella domanda. Probabilmente la prima "ammaccatura" arriverà per merito di un fronte atlantico ormai usurato, ma in grado comunque di portare qualche fenoneno al centro-nord nella giornata di domenica 13.

Successivamente sembra possibile un’interazione tra una massa d’aria molto fredda di origine continentale e le umide correnti atlantiche, che nel frattempo tenteranno di sfondare nel Mediterraneo.

Si tratta solo di ipotesi, che verranno meglio chiarite nella rubrica "Fantameteo" qui di seguito riportata.

Per il momento novità non ce ne sono, con il tempo che seguiterà a dormire per tutta questa settimana.

Ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di lunedì 14 febbraio.

Da martedì 8 fino a venerdì 11 febbraio nessun cambiamento: sole sui colli e sui monti, situazioni nebbiose ed inquinamento sulle pianure, nubi basse lungo le coste. Progressivo e lento calo delle temperature in quota ed abbassamento dello zero termico.

Sabato 12 febbraio: peggiora su Alpi e Prealpi, con qualche precipitazione anche nevosa a quote medie. Nubi in aumento anche al centro, ma senza fenomeni. Ancora bello al sud.

Domenica 13 e lunedì 14 febbraio: nubi sparse su tutta l’Italia, piu intense in un primo tempo al centro-nord e poi al sud. Possibilità anche di qualche precipitazione. Ventilazione in aumento e miglioramento della qualità dell’aria. Temperature in calo.

Autore : Paolo Bonino