00:00 29 Agosto 2018

Un radicale CAMBIAMENTO METEO nella seconda decade di settembre?

Facciamo un salto temporale alle lunghe distanze previsionali per osservare una delle corse probabilistiche più perturbate offerte quest'oggi dal nuovo aggiornamento del modello americano. Uno scenario di grande maltempo ma con affidabilità scarsa.

Aria fredda ed instabile nord atlantica sopraggiunge sull’Europa di gran carriera nella seconda decade di settembre. Rovesci e temporali prima al nord e poi anche al centro ed al sud ma soprattutto un vistoso crollo della temperatura sino a valori inferiori alla media del periodo. È questa in sintesi l’evoluzione messa in luce da alcuni clusters perturbatori del modello americano GFS, un’ipotesi che tuttavia presenta una distanza previsionale impervia e non può essere considerata attendibile. Gran parte del modelli che sono oggi in circolazione sul web, oltre alla previsione cosiddetta "ufficiale", possiedono un certo numero di clusters perturbatori, cioè di previsioni calcolate con piccolo errore iniziale al fine di valutare i possibili percorsi della circolazione atmosferica alle lunghe distanze previsionali. 

Ebbene quella proposta da questo aggiornamento è forse l’ipotesi più estrema contemplata questa mattina dal modello americano ma nel complesso non sembra essere quella più probabile. 

L’insieme di tutti gli altri clusters rimangono infatti concordi su una visione comune d’insieme che riporta ancora ai primi posti l’influenza dell’alta pressione sul Regno Unito e sull’Europa occidentale, in tal modo ricalcando una circolazione di cui siamo stati protagonisti molto spesso negli ultimi anni. Con la presenza di questo anticiclone, l’Europa centrale ricadrebbe assai più facilmente sotto l’influenza di una circolazione settentrionale oppure nord-orientale, magari alternate a fasi anticicloniche responsabili di condizioni meteo più stabili con la classica delle estati settembrine. 

Tuttavia c’è sempre un però… Aggiornamenti così estremi come quello che vi stiamo mostrando su questo redazionale, ci ricordano come in una scienza INESATTA come è la meteorologia, un’ipotesi poco probabile non significa impossibile, un’evoluzione probabile non significa sicura.

Osserviamo ed aspettiamo…

Autore : William Demasi