00:00 12 Novembre 2018

Lungo termine: L’INVERNO ruba il posto all’autunno

Uno sguardo alle ipotesi più azzardate che stanno uscendo dalle previsioni deterministiche nel lungo termine. Gli occhi rimangono tutti puntati alle manovre previste tra la seconda e la terza decade del mese.

Nei prossimi giorni il nostro Paese sperimenterà finalmente una tregua ai forti episodi di maltempo che ormai interessano il nostro territorio da diverse settimane. Una figura di alta pressione prende le redini di comando, regalandoci qualche piacevole giornata di tempo soleggiato soprattutto al centro ed al sud. Inevitabilmente però, il nostro sguardo punta avanti, su quelle che saranno le manovre dell’atmosfera nel prossimo futuro; il nostro anticiclone infatti, sarà destinato ad abbandonare il Mediterraneo abbastanza in fretta, la sua permanenza sull’Europa meridionale appare più come una fase di transizione piuttosto che un cambiamento persistente e duraturo. 

Il vero traguardo delle masse d’aria calda legate a questa cresta anticiclonica potrebbe essere l’Europa settentrionale ed infatti una mole considerevole di elaborazioni modellistiche a medio e lungo termine, mettono in luce proprio questa tendenza, con il consolidamento di un forte anticiclone in sede scandinava. Con questo tipo di circolazione non è utopia pensare ad un raffreddamento deciso delle temperature in sede europea già entro il termine della seconda decade novembrina. 

Alcune corse deterministiche del modello americano vanno però ancora oltre, disegnando lo schema di una vera e propria retrogressione fredda continentale nell’ultima parte dell’autunno meteorologico. Il vortice retrogrado freddo alle quote superiori, muoverebbe rapidamente dall’Europa nord-orientale verso il Mediterraneo, trascinando con sè una mole considevole di aria fredda al suo seguito. Se le cose andassero davvero così, il nostro Paese passerebbe nel giro di appena una settimana dai maglioncini leggeri al cappotto. Un bel cambio di prospettiva! 

Torniamo però con i piedi per terra, al momento sono soltanto ipotesi a lungo termine su di una evoluzione che, nonostante venga inquadrata dalla media degli scenari già in modo abbastanza chiaro, non abbiamo ancora un’idea precisa su quelle che potrebbero essere le ripercussioni sul suolo europeo e soprattutto italiano. 

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Autore : William Demasi