00:00 16 Gennaio 2014

L’ovest si blocca…ed ecco l’inverno

Anche oggi i run perturbatori del modello americano danno speranze di cambiamento per la fine del mese.

Gli appassionati di neve e gelo iniziano ad avere il fiato sul collo. I giorni passano, ma la stagione fredda non decolla e ci propone sempre lo stesso campionario, fatto di mitezza, umidità e a volte anche di pioggia.

La neve si concede solo alle Alpi ( e meno male) mentre altrove i bianchi fiocchi sono diventata merce rara, se non impossibile.

Questo stato di cose potrebbe cambiare verso la fine del mese? Ci sono buone possibilità.

Se ci fidiamo dei run perturbatori ( e non solo) che il modello americano quotidianamente emette, la soluzione per avere un po’ di freddo (o quantomeno una circolazione più consona alla stagione in corso) non sembra così remota.

La cosa importante sarebbe riuscire a bloccare, magari solo temporaneamente, il flusso delle correnti occidentali, che trasporta dall’Oceano aria mite e umida verso di noi. Non è assolutamente cosa facile, ma alcune carte ci vengono incontro, proponendo una zona di alta pressione abbastanza tenace in Atlantico a fare da baluardo alla mitezza delle sopracitate correnti.

Le cartina che vedete poco sopra inquadra le temperature attese a 1500 metri da questo run estremo per la giornata di mercoledì 28 gennaio, mentre la carta di fianco inquadra la situazione sinottica attesa per il medesimo giorno.

Anche se in Italia non arrivasse subito il freddo, bloccando la corda tesa delle correnti occidentali con una zona di alta pressione disposta sui meridiani, la situazione sul nostro continente assumerebbe caratteristiche decisamente più consone all’inverno inoltrato.

Guardate il freddo che entrerebbe sul nostro Continente e soprattutto la direzione di provenienza delle correnti, non più da ovest, bensi tra est e nord est. Sarebbe davvero un bel passo avanti.

Quante probabilità ci sono al momento che tali configurazioni diventi realtà. Non molte, circa il 30%. Nei prossimi giorni vedremo se far salire o scendere questa percentuale.Continuate a seguire tutti i nostri aggiornamenti!

 

Autore : Paolo Bonino