00:00 29 Marzo 2013

…ma dove vogliamo arrivare?

Quella che vi presentiamo oggi è l'ipotesi coronata stamattina dal run di controllo del modello americano.

Veniamo subito al sodo, senza troppi preamboli.

E’ vero che si tratta di un’ipotesi estrema ( anche se a sostenerla è il run di controllo del modello americano); è vero che la cartina è assai lontana nel tempo ed è passibile di molte modifiche…ma santa pazienza, ora stiamo esagerando!

Premettiamo che le possibilità di realizzo di questa carta sono molto basse, attorno al 20%. Di conseguenza chi aspetta il sole e il bel tempo non si faccia prendere troppo dal panico.

Cosa notiamo? Semplice! L’inverno sull’Europa centrale e parte del nord Italia. Il problema è che saremo quasi alla metà del mese di aprile e più precisamente lunedì 8.

Notate la posizione assai anomala dell’alta pressione ( qualle mite, quella che solitamente ci porta le belle giornate), arroccata addirittura in prossimità dell’Islanda. Lungo il suo fianco destro, ecco l’ennesima lingua fredda ( per non dire GELIDA) che dall’Europa nord-orientale si protende verso ovest, secondo un collaudato meccanismo antizonale.

Quali scenari si avrebbero in Italia se malauguratamente questa situazione andasse in porto? Sicuramente neve a bassa quota al nord ( praticamente in pianura) e a quote collinari al centro, che sarebbe tra l’altro battuto da un Libeccio freddo e molto instabile.

Più marginale risulterebbe invece l’interessamento del meridione, che serebbe comunque alle prese con piogge e temporali in transito da ovest, ma in un contesto più mite.

Fortunatamente, la maggior parte degli scenari proposti dal modello americano optano per situazioni decisamente più "gentili", ma la primavera mite e soleggiata che tutti noi vorremmo resta per il momento utopia.

Autore : Paolo Bonino