00:00 20 Marzo 2009

Vortice in azione sull’Italia, ecco cosa ci riserverà fino alle prime ore di sabato

L'aria fredda ha fatto il suo ingresso sui nostri mari. Ora la situazione si complica a causa della diversa reazione di mari e montagne. Diamo uno sguardo ai possibili fenomeni attesi per le prossime ore.

L’aria fredda ha fatto il suo irruente ingresso sulla Penisola. Come previsto, il nucleo depressionario sviluppatosi sui nostri mari di ponente presenta una struttura inclinata con la quota, con il minimo al suolo posto sul basso Tirreno e in viaggio verso Sicilia e Jonio. In quota invece la saccatura riceve ulteriori rifornimenti di aria fredda dall’est europeo, dato che lassù il minimo principale si trova sulla Romania occidentale (situazione detta baroclina).

Questa disposizione barica causa l’intersezione di correnti alle varie quote, con quelle in altitudine orientate da nord-est e quelle al suolo a più stretta rotazione ciclonica con richiamo sud-occidentale sull’estremo sud Italia. E proprio su questi settori, a causa dell’azione concomitante del getto che a mezzo di uno strappo proveniente da nord sui cieli dell’Europa centrale viene fornito anche il tiraggio verticale (vorticità) sull’uscita del suo ramo discendente di sinistra, si potranno verificare alcune manifestazioni temporalesche. Le regioni maggiormente interessate: bassa Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.

Da tutto il parapiglia appena descritto ne è nato un corpo nuvoloso che non presenta caratteristiche frontali ma essenzialmente di contrasto termodinamico. La struttura nuvolosa, che vede inseriti alcuni cumulonembi sulle regioni appena citate, si presenterà invece con caratteristiche stratiformi sulle regioni adriatiche dove le precipitazioni saranno più continue e nevose fino a quote prossime ai 300-400m, soprattutto su Abruzzo, Molise e Foggiano.

Dalla sera l’allontanamento del corpo nuvoloso principale verso sud-est delegherà all’effetto di sbarramento appenninico il prosieguo delle precipitazioni lungo il medio e basso Adriatico, almeno per tutto sabato. Su Umbria, Lazio e alta Campania invece il centro motore del minimo causerà una accozzaglia di nuvolame ma con fenomeni molto frammentati, una sorta di “occhio del ciclone”.

Il nostro settentrione e l’alto versante tirrenico invece, sotto la parziale protezione di Alpi e Appennino, vedranno rotolare sui loro cieli solo qualche mulinello vorticoso, in particolare tra ovest Piemonte, Lombardia e Toscana, zone ove potranno svilupparsi alcune formazioni nuvolose cumuliformi accompagnate da qualche occasionale breve fenomeno, più probabile sul cuneese (fiocchi isolati anche al piano) e sulle zone interne della Toscana (qualche fiocco nell’Aretino oltre i 400m).
Autore : Luca Angelini