00:00 20 Dicembre 2012

Vigilia di natale “al caldo” per diverse regioni

Correnti sud-occidentali miti faranno alzare i termometri su molte regioni, specie del centro-sud. Più a riparo la Valpadana.

Sotto l’albero di Natale, una bella invasione di aria mite dalle basse latitudini del Mediterraneo.

Dopo le peripezie modellistiche dei giorni scorsi, la situazione si è assestata sulla "comoda" mitezza nel Mare Nostrum.

Le temperature superiori alle medie sono sempre gradite, ma quando queste "scaldate" fanno man bassa della neve sulle nostre montagne e per di più sotto Natale, a nostro giudizio il fatto non è così positivo.

I guai peggiori arriveranno oltralpe. Il manto nevoso cospicuo, caduto nelle settimane scorse, rischia di fondere abbastanza in fretta, con inevitabili conseguenze per i fondovalle. Aumenterà notevolmente anche il rischio valanche.

Per ciò che concere l’Italia, le regioni che risentiranno meno di questa "scaldata" saranno quelle padane. La presenza di un cuscino freddo a livello del suolo, seppure non di buona fattura, dovrebbe limitare l’ingresso dell’aria mite nei bassi strati.

Le Alpi, come già anticipato, non saranno invece immuni dall’aumento delle temperature, con lo zero termico che schizzerà oltre i 2000 metri.

Al centro e al sud, temperature primaverili si riscontreranno soprattutto sulla Sardegna, la Sicilia e lungo il versante adriatico, che vedrà il "caldo" amplificato dall’effetto favonico delle correnti da ovest.

Insomma, notizie non buone per gli operatori del settore, che speravano in un Natale degno di questo nome (viste le premesse), invece del solito "surrogato stagionale" a cui siamo ormai abituati da tempo.

 

Autore : Paolo Bonino