00:00 20 Aprile 2009

Verso il Primo Maggio tra poco sole e tanta instabilità

A metà settimana un tentativo del bel tempo di riconciliarsi con la primavera non andrà a buon fine. A seguire inoltre due nuove saccature potrebbero vanificare gli sforzi dell'alta pressione e riportare le nubi sul nostro Paese.

Alta pressione sempre giù di tono. Nonostante gli indici propendano per una risalita della corda atlantica verso latitudini più settentrionali, la banda degli anticicloni non riuscirà ad infilarsi a dovere sul bacino del Mediterraneo, probabilmente anche a causa di quel velo di acque leggermente più fresche della norma che ancora resiste sul settori centro-occidentali del Mare Nostrum.

Morale: l’Italia rimarrà vulnerabile agli attacchi delle saccature collegate al vortice polare almeno fino al Primo Maggio; proprio queste ultime verranno stimolate ad ondulare attorno ai bordi dell’alta pressione delle Azzorre, propensa a proiettarsi verso l’Europa prima centrale e poi settentrionale, sovvertendo quanto disposto dall’indice NAO in terreno positico e soprattutto dall’Oscillazione Artica sparata decisamente verso l’alto.

Ne risulterà la calata sequenziale di due assi di saccatura, l’uno intorno a venerdì 24 sull’area balcanica con coinvolgimento anche delle nostre regioni, in particolare i versanti rientali del Paese, l’altro tra sabato 25 e domenica 26 sul golfo di Biscaglia, con abbraccio che dovrebbe invece coinvolgere in primis il nord ma a seguire ancora una volta l’Italia in toto nella settimana che ci condurrà verso il Primo Maggio.

Tra le due figure depressionarie infatti si avrà una fusione che mischierà nuovamente le carte mandando in tilt il bel tempo almeno fino agli inizi del nuovo mese. Solo dopo il 3-4 di maggio forse l’anticiclone ritenterà di tessere la tela. Vediamo se per allora ce la farà a dire finalmente la sua.
Autore : Luca Angelini