00:00 28 Ottobre 2009

Venerdì ventoso e più freddo, specie lungo l’Adriatico e al sud

Tra il pomeriggio e la sera potrà anche cadere qualche fiocco lungo i crinali appenninici centrali a quote poste mediamente intorno a 1000-1200 metri.

Inizierà come una normale giornata di alta pressione, con tempo per gran parte soleggiato e cieli solcati qua e là solo da sottili velature. Al di là dell’Adriatico però una perturbazione, frutto della discesa di aria fredda lungo il bordo orientale del grande anticiclone euro-atlantico, affronterà proprio in quelle ore lo scavalcamento delle Alpi Dinariche.

La manovra nella seconda parte di venerdì riverserà sul bacino adriatico tali correnti e causerà un generale rinforzo del vento da nord-est un po’ su tutto il Paese. Maggiormente esposti ai flussi il Friuli Venezia Giulia, l’intero versante adriatico e il sud.

La perturbazione iniziale frattanto andrà incontro a un processo di frontolisi, sia per la diminuzione dei contrasti termici alle quote medio-basse dell’atmosfera, sia a causa di vorticità anticiclonica iniettata alle quote superiori dallo strappo destro della corrente a getto.

Quello che rimarrà, sarà dunque da addebitare all’azione di sbarramento offerto dalla barriera appenninica e dai versanti padani della chiostra alpina centro-occidentale. Al nord l’imbuto padano centro-occidentale raccoglierà un tappeto irregolare di nubi basse, ma la probabilità di pioggia risulterà davvero bassa, a parte forse qualche goccia sul Cuneese a causa del fenomeno noto come “cold air dimming”.

Sulle regioni adriatiche centro-meridionali invece non si esclude la possibilità di qualche rovescio intermittente. Stante le temperature in calo, il limite delle nevicate potrebbe portarsi tra la sera di venerdì e la notte su sabato, fin verso i 1000-1200 metri. Si tratterà però solo di qualche lieve spruzzata.

Anche il resto del sud assisterà ad una costruzione sparsa di nubi, ma il tessuto nuvoloso risulterà poco organizzato dunque le precipitazioni poco probabili. Il vento causerà un generale aumento del moto ondoso, soprattutto in Adriatico, mentre lo Jonio e i bacini occidentali risulteranno mossi solo al largo e in prossimità delle coste orientali sarde.
Autore : Luca Angelini