00:00 29 Settembre 2005

Venerdì colpite soprattutto le regioni meridionali

Fenomeni anche sul settore adriatico centrale e gran parte delle zone appenniniche. Attenzione inoltre al vento forte!

Il primo tentativo di “demolizione” ai danni dell’alta pressione sull’Italia sta prendendo corpo in queste ore. Come abbiamo già anticipato, non si tratterà di un guasto serio e duraturo, ma i fenomeni correranno veloci sulla Penisola da nord verso sud.

Il fronte freddo che diverrà il protagonista sul nostro Paese per le prossime 24-36 ore lo ritroviamo al momento disteso dalla Danimarca alla Francia orientale, passando ovviamente per la Germania. La sua parte calda ha già invaso tutto il nord Italia, dove è presente anche qualche pioggia.

Il nocciolo duro di tutto il sistema dovrebbe valicare le Alpi questa notte, introducendo aria più fredda attraverso la Porta della Bora.

Sul settore di nord-ovest, sempre questa notte, sarà imminente una fase di Foehn, che determinerà un calo dell’umidità relativa ed un rinforzo del vento, segnatamente nelle vallate alpine.

L’aria fredda in ingresso dal nord est italico si getterà sull’Adriatico nella mattinata di domani, determinando un’accentuazione dell’instabilità atmosferica su Romagna, Marche, Abruzzo e a seguire su tutto il meridione, ad eccezione forse della Sicilia occidentale. Saranno possibili rovesci o temporali, in veloce trasferimento da nord verso sud.
Sul Gran Sasso e sulla Maiella saranno anche possibili brevi spruzzate di neve al di sopra dei 1800-2000 metri.
A tratti verrà interessata anche l’Umbria orientale e l’entroterra del Lazio.

Rinforzerà sensibilmente il vento, soprattutto sulle Marche, sull’Abruzzo e sulla Puglia, dove il mare si prevede localmente agitato.

Nel pomeriggio un miglioramento si farà strada ad iniziare dalla Romagna e dalle Marche, con ampi rasserenamenti.

Tutta l’instabilità si concentrerà al sud, in modo particolare sulla Puglia, sulla Lucania e sulla Calabria. In questi settori solo nella notte si attende un’attenuazione dei fenomeni.

Le temperature non potranno che diminuire, soprattutto sul medio e basso Adriatico e sui settori appenninici centro-meridionali in genere.
Autore : Paolo Bonino