00:00 30 Novembre 2010

Venerdì 3: altro giro, altra perturbazione con nuova passata di PIOGGIA e NEVE sull’Italia

Coinvolte in particolare le regioni centrali, meridionali e il nord-est. Torna la neve a quote medio-basse in Appennino.

Come novembre, anche dicembre sembra non avere pace dal punto di vista meteo. Le perturbazioni si inseguono sull’Europa e vengono per di più alimentate da aria piuttosto fredda di recente origine polare o artica. Dal lato mediterraneo la risposta mite va a esaltare i contrasti, in modo tale che queste perturbazioni si rinforzano proprio in corrispondenza del nostro Paese, culla del Mediterraneo.

Venerdì ecco giungere di gran carriera l’ennesima perturbazione di questa lunga catena di eventi perturbati. La traiettoria leggermente più meridionale dei corpi nuvolosi precedenti, favorirà una maggiore infiltrazione di aria fredda sulle regioni italiane, a sfavore dei flussi miti che perderanno diverse regioni. In questo modo le zone interne del centro potranno rivedere la neve fino a quote poste già in mattinata intorno a 800-1000 metri, ma con limite in calo a partire dalla Toscana, fin verso i 500-700 metri. In seguito attenuazione dei fenomeni e sviluppo di schiarite, in estensione parziale a Umbria e Marche.

Passata di precipitazioni anche su est Lombardia, Emilia, Romagna e Triveneto, ma con quota neve ancora da valutare, al momento collocabile intorno a 300-400 metri. Possibili sconfinamenti temporanei anche in pianura.

Scendendo verso il meridione salgono invece le quote neve, con i fiocchi attesi sull’entroterra campano, molisano, Pollino, Sila e monti siculi oltre i 1600-1800 metri, ma con limite in calo nel pomeriggio in Appennino fin verso i 1000-1200 metri.

Per ultima, geograficamente parlando, eccoci giunti sulla Sardegna la quale, come spesso avviene, avrà un macroclima tutto suo. Qui il fronte freddo giungerà già in nottata, pertanto al mattino l’Isola potrà ritrovare le sue monagne imbiancate fino a 800-1000 metri. Ulteriopri spruzzate potranno insistere in mattinata, accompagnate da un insistente seppur moderato Maestrale, scendendo a lambire i 600-700 metri, ma il grosso di questo ennesimo peggioramento sarà ormai alle spalle.

Autore : Luca Angelini