00:00 17 Ottobre 2007

Vendemmia e mercato micologico in crisi; decolla il prezzo del tartufo!

L'allarme arriva dalla Coldiretti che annuncia forti rincari nei prezzi del vino e tartufi.

Le bizzarrie climatiche dell’annata 2006-2007, con lunghi periodi siccitosi e temperature invernali decisamente sopra la medie del periodo, hanno provocato una riduzione nei raccolti di uva e scarsissime risorse micologiche, specie sulle regioni settentrionali dove il tartufo bianco ha raggiunto l’incredibile quotazione di 3000 euro al chilo!

La qualità dei nostri vini, secondo le ultime stime, si presenta eterogenea a causa dell’andamento climatico che ha caratterizzato tutto il ciclo vegetativo ed è interessante per le varietà precoci. Per le altre tipologie le previsioni sono più che buone con molte punte di ottimo e con alcune di eccellenza.

Tuttavia il clima degli ultimi mesi ha causato una forte riduzione nei raccolti e si fatica a riempire le botti. Secondo l’Assoenologi e gran parte dei produttori, quella del 2007 è stata la vendemmia più scarsa dal 1948, con un calo del 18% rispetto allo scorso anno.

I prezzi delle uve sono schizzati all’insù: rincari tra il 5 e il 35% al nord e al centro, tra il 5 e il 25% al Sud. Folle il dato del
Prosecco: +120%. In Abruzzo +32% per cento per il Montepulciano e in Sicilia anche +35% per il Nero d’Avola.

Anche per il mercato micologico, la situazione non è delle migliori. Le scarse precipitazione degli ultimi mesi, in particolare nel periodo invernale con l’assenza di neve al suolo, hanno causato un inaridimento del substrato boschivo, penalizzando lo sviluppo del micelio e quindi del fungo.

Salgono così alle stelle i prezzi del Boletus “volgarmente indicato come Porcino” cosi come per la maggior parte dei funghi eccellenti. Discorso a parte per il tartufo, in particolare la qualità del tartufo bianco, il cui prezzo secondo le associazioni micologiche, potrebbe raggiungere la folle cifra di TREMILA euro al chilo! Secondo esperti, tartufai e commercianti il 2007 è un’annata difficile per la raccolta del pregiato “tuber magnatum pico” anche se si spera che la situazione possa migliorare verso la fine del mese quando ci sarà la prima vera “fioritura”.
Autore : Luca Savorani