00:00 19 Dicembre 2017

Uno sguardo alle manovre del Vortice Polare: vacilla l’ipotesi anticiclone a medio e lungo termine

Nonostante un forte raffreddamento della stratosfera polare preventivato dai modelli sotto Natale, pare vi possano essere i presupposti affinchè manchi un dialogo diretto tra queste due fasce atmosferiche. I risultati che ne potrebbero derivare, aprono la strada a nuovi scenari di dinamicità.

Appare ormai appurato che, a livello stratosferico, i prossimi giorni saranno contraddistinti da un vertiginoso ribasso delle temperature; i flussi di calore saranno completamente soppressi ed i venti zonali, cioè la circolazione cosiddetta "occidentale", sarà destinata a subire un forte incremento. In pratica sulla stratosfera potrà verificarsi l’esatta fotocopia di quel che accade quando abbiamo un Vortice Polare molto intenso in troposfera; la grande circolazione di bassa pressione si approfondisce e con il suo carico di aria fredda, rischia di compromettere anche i piani più "bassi", portandovi un rinforzo del Vortice Polare cosiddetto "troposferico", cioè nell’involucro d’aria nel quale siamo immersi e dove viviamo. 

Questa eventualità dagli addetti ai lavori viene definita col termine di "Stratcooling" e le sue conseguenze sulla circolazione in troposfera, portano ad una soppressione delle ondulazioni della corrente a getto. Si concentrano le masse d’aria fredde sulla regione polare e vengono limitati gli scambi termici tra fasce di latitudine diversa.

In parole povere, in tali condizioni sull’Europa vengono a crearsi i presupposti affinchè vi possano essere persistenti e recidivi anticicloni a monopolizzare il tempo di intere settimane. Le ondate d’aria fredda (quando si verificano) tendono a privilegiare i settori europei orientali. Sull’oceano nord Atlantico ritroviamo spesso delle grandi circolazioni di bassa pressione che spingono gli anticicloni ad espandersi proprio verso l’Europa. 

A conti fatti i modelli non sembrano però seguire pari passo questa logica di pensiero; appena superate le festività di Natale vi sarà un ribasso del Fronte Polare in corrispondenza dei settori ovest europei ed ecco riaprirsi gli scenari della PIOGGIA sulle regioni settentrionali e sui versanti tirrenici.

Spingendo poi il nostro sguardo a livello emisferico, l’anticiclone pacifico sarà dotato di una enorme spinta e riuscirà a "disassare" il Vortice Polare dalla sua sede. Sotto Capodanno alcune emissioni mettono addirittura in luce delle dinamica di "split", cioè la divisione del Vortice Polare che apre spesso la strada a dinamiche invernali molto attive. 

Insomma superate le festività di Natale, si aprono a ventaglio una moltitudine di scenari molto diversi tra loro, non possono essere esclusi dei colpi di scena ed a nostro parere, resta una situazione da vivere ed osservare con grande interesse. 

 

Autore : William Demasi