00:00 10 Settembre 2015

Uno sguardo alla seconda metà di settembre, ritornano temperature sopra la media?

La perturbazione che attraverserà il nostro Paese tra questo weekend e l'inizio della prossima settimana, lascerà in eredità un profilo termico nuovamente superiore alle medie del periodo. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.

Appaiono ormai confermate sia dal centro di calcolo americano, sia dalla controparte europea, la nuova risalita della colonnina di mercurio su valori sopra la media stagionale nel periodo compreso tra la seconda e la terza decade di settembre. La data di avvio di tale risalita della temperatura, sembra pressappoco collocata attorno mercoledì 16, momento in cui il Mediterraneo vedrebbe nuovamente crescere l’influenza portata dalle masse d’aria subtropicali africane

I valori termici stimati sia dal modello americano sia dal modello europeo, sono quasi degni dell’estate, con la sola differenza rappresentata dal calendario stagionale e conseguentemente dalla potenza solare assai minore rispetto alle mensilità estive per eccellenza. I valori più elevati vengono stimati dal modello americano sul finire della prossima settimana; la colonnina di mercurio alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) riuscirebbe nuovamente a varcare la soglia dei +20°C, isoterma che potrebbe spingersi persino sulle regioni settentrionali.

Questa rimonta d’aria calda riporterebbe nuovamente valori elevati su tutto il Paese, l’escalation della temperatura sarebbe limitata soltanto dalla ormai ridotta potenza solare. In ogni caso, se così fosse, i valori massimi potrebbero nuovamente riportarsi sulla linea dei +30°C quasi ovunque, superiori a tale soglia segnatamente sulle regioni del sud. Soltanto nelle zone interne e lontane dal mare le temperature minime potrebbero essere "tamponate" dalle inversioni termiche, fenomeni tipici dell’autunno ma in quota vigerebbe tutt’altro tipo di circolazione. 

Da cosa sarebbe provocata?

La risalita dell’aria calda troverebbe spiegazione nella persistenza di una vasta figura di bassa pressione sull’oceano Atlantico e sui relativi settori occidentali d’Europa, laddove prenderebbe consistenza un fitto letto di correnti meridionali che fornirebbero linfa vitale al sostentamento dell’onda di calura sul Mediterraneo. Per valutare l’effettiva intensità di questa ondata d’aria calda bisognerà tuttavia attendere ancora qualche giorno. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi