00:00 16 Ottobre 2017

Uno sguardo a medio e lungo termine: ecco le ultime novità

Una nuova perturbazione nel prossimo fine settimana, ma anche le prospettive dell'ennesima rimonta anticiclonica a seguire. Vediamo nel dettaglio le ultimissime novità dagli aggiornamenti della sera.

Pare ormai assodato il destino della perturbazione attesa sull’Europa tra mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre; quest’ultima è prevista coinvolgere soprattutto la Penisola Iberica e la Francia, per poi sprofondare verso il basso Mediterraneo, avendo quindi delle scarse ripercussioni sul tempo della nostra penisola, fatto salvo la Sardegna, ove si prevedono le precipitazioni più consistenti. Questo primo impulso avrebbe il merito di spianare la strada all’impulso successivo.

Quindi a seguire dovremo fare i conti con una seconda perturbazione che farà seguito a poche ore di distanza dalla prima, interessandoci in occasione del prossimo weekend. A livello generale sinottico, la nuova perturbazione apparirerebbe senza dubbio più organizzata e quindi potenzialmente in grado di distribuire un maggior quantitativo di pioggia su di una porzione più ampia del nostro territorio nazionale. 

Allo stato attuale, tra sabato e domenica i settori più colpiti sembrerebbero essere quelli centrali tirrenici, Sardegna inclusa. Sarebbe coinvolta marginalmente anche la regione Liguria mentre resterebbero a secco gran parte delle regioni settentrionali. Lo sviluppo successivo porterebbe lunedì 23 ottobre, lo spostamento dell’asse depressionario verso l’Europa centro-orientale e la Penisola Balcanica, in tal modo alcune precipitazioni potrebbero spingersi anche sul Mezzogiorno e le regioni del versante adriatico

Un miglioramento del tempo potrebbe verificarsi nei giorni successivi, grazie all’espansione di una nuova figura anticiclonica dalla Penisola Iberica e dal Marocco direttamente verso il cuore d’Europa ad esclusione dei settori balcanici e del Mediterraneo orientale, laddove potrebbe agire una circolazione depressionaria con instabilità sul Mezzogiorno. 

A presto per nuovi aggiornamenti su meteolive.it

 

Autore : William Demasi