00:00 8 Febbraio 2016

Una nuova perturbazione pronta ad investire l’Italia tra martedì 9 e mercoledì 10

Inserita in un contesto di venti occidentali piuttosto tesi, una nuova, vistosa figura di BASSA PRESSIONE farà breccia sull'Italia già dalla giornata di domani, martedì 9, con l'apice del maltempo mercoledì 10 febbraio. Vediamo nel dettaglio il comportamento di questa perturbazione con un occhio ai possibili risvolti futuri.

In queste ultime ore si è affacciato sul nostro Paese un miglioramento effimero delle condizioni atmosferiche, l’Europa continentale seguita tuttavia ad essere interessata da una circolazione piuttosto attiva di BASSA PRESSIONE che determina tempo molto instabile. I venti sul Mediterraneo risultano prevalentemente occidentali, siamo infatti interessati da un attivo ramo della corrente a getto. Sarà proprio questo grande nastro trasportatore che separa la fascia anticiclonica subtropicale dalle depressioni legate alle masse d’aria polari, a trascinare sul nostro Paese, un nuovo corpo nuvoloso che influenzerà il tempo atmosferico italiano tra domani, martedì 9 e mercoledì 10 febbraio

In questo frangente le correnti associate al transito della perturbazione, avranno una componente più spiccata di tipo occidentale, sarà questa un’altra conseguenza della corrente a getto polare che, alle quote superiori, soffierà con picchi sino a 280Km/h. Ne deriverà un passaggio frontale molto veloce che distribuirà precipitazioni soprattutto sulle regioni  nord-orientali e sui versanti del medio-lato Tirreno ad esclusione della Costa Ligure di Ponente. Essendo in questo caso la componente dei venti al suolo dominante di Libeccio, non prevediamo alcuna situazione di criticità legata alle precipitazioni (anche se ci sarà un considerevole innalzamento del moto ondoso). Per quanto riguarda il versante tirrenico, queste ultime interesseranno tra la serata di martedì e la prima mattinata di mercoledì, la Liguria di Levante, la Toscana, l’Umbria ed il Lazio. Un picco di precipitazione previsto anche sulle Alpi nord-orientali (Veneto e Friuli) con neve sotto gli 800 metri. Nel pomeriggio/sera di mercoledì, residue precipitazioni potranno interessare anche i settori di basso Tirreno

Una considerazione a parte merita l’aspetto del vento; l’arrivo della perturbazione sarà infatti seguita dall’intervento di un cospicuo "pacchetto" d’aria fredda di origine polare marittima, laddove alla quota di 500hpa (circa 5400 metri) le temperature sulle regioni del nord, sfioreranno i -35°C. Dal fortissimo gap termo-barico esistente tra i due versanti delle Alpi, ne deriverà la formazione di un notevolissimo minimo di bassa pressione centrato sulla Valpadana centro-orientale entro la mattinata di mercoledì. Al passaggio del minimo prevediamo un netto rinforzo della ventilazione settentrionale con raffiche di vento molto potenti ed intense su Alpi e Prealpi piemontesi e lombarde (Favonio), Tramontana tesa sulla Liguria, Maestrale teso su Canale di Sardegna e mar di Corsica. Entro la serata di mercoledì rinforzo della Bora e del Grecale sull’alto Adriatico. 

L’evoluzione successiva sarà ancora improntata al tempo instabile, diverse saranno infatti le occasioni di pioggia, inserite in un contesto di ventilazione sempre molto vivace. Febbraio 2016 prende così le distanze dalla stasi atmosferica che ha regnato "quasi" indiscussa nella mensilità di gennaio. 

 

Autore : William Demasi