00:00 8 Dicembre 2015

Una frenata della corrente a getto con risultati ancora incerti

La persistenza di un regime d'alta pressione continuerà a governare il tempo atmosferico del Mediterraneo ancora per diversi giorni. Difficile poter affermare se l'arrivo della seconda decade dicembrina possa sancire l'avvio di una fase atmosferica più instabile ed invernale.

Come immaginavamo, dagli aggiornamenti modellistici relativi a quest’oggi, martedì 8 dicembre, emerge un quadro ancora troppo confuso per quanto riguarda l’evoluzione atmosferica attesa sul nostro Paese nella seconda decade dicembrina. Ormai da molto tempo il bacino del Mediterraneo, nonchè i settori meridionali d’Europa, sono infatti interessati da una vistosa e potente figura di alta pressione che concede solo dei modesti "strappi" alla sua struttura. Abbiamo potuto osservare in azione uno di questi strappi nelle ultime 48 ore, con annuvolamenti diffusi e qualche precipitazione temporalesca sulla Sardegna, compresi i settori tirrenici centrali e settentrionali

Adesso l’anticiclone si riprenderà il territorio perduto, riportando nuovamente condizioni atmosferiche STABILI su tutto il territorio, anche se il sole non splenderà certo ovunque, in quanto ci attendiamo una nuova ripresa del fenomeno delle inversioni termiche soprattutto sulla Valpadana, con nebbie o nuvolosità bassa abbastanza frequenti.

Volgendo lo sguardo al periodo compreso tra sabato 12 e mercoledì 16, appare ancora confermata dal modello americano l’ipotesi di un abbassamento del flusso zonale oceanico conseguente ad una parziale attenuazione della corrente a getto, tale da consentire qualche ondulazione un pò più pronunciata con effetti sul tempo delle regioni centrali e settentrionali italiane. Potrebbe quindi ritornare la pioggia a tratti, anche se il contesto atmosferico resterebbe improntato ai valori termici MITI e pertanto delle eventuali nevicate lungo le Alpi si manifesterebbero soltanto a quote medio-alte.

Quest’oggi viene accantonata l’ipotesi di un raffreddamento sensibile e deciso dei settori scandinavi ed est europei, un ritocco previsionale diretta conseguenza di un Vortice Polare che in prospettiva continuerebbe a risultare abbastanza chiuso e forte anche nella seconda decade di dicembre.

Autore : William Demasi