00:00 30 Settembre 2017

Un po’ di chiarezza sul passaggio PERTURBATO di sabato 7 e domenica 8 ottobre

Qualche timida novità emerge quest'oggi nelle previsioni deterministiche del modello europeo, qualche cambiamento in vista anche dal centro di calcolo americano. Vediamo con più precisione di cosa si tratta e cosa dovremo realmente aspettarci.

In un periodo atmosferico piatto e soporifero come quello che stiamo vivendo in queste settimane, qualsiasi novità proposta dai modelli, spicca come un grattacielo e spesso finiamo per attribuire a questi eventi una importanza maggiore di quella che rivestirebbe in altre fasi atmosferiche più dinamiche. Stiamo quindi parlandovi del passaggio instabile proposto dal modello europeo nel primo weekend di ottobre (sabato 7, domenica 8). Esso avverrebbe per mano di uno scambio meridiano che metterebbe in gioco masse d’aria artica sul Mediterraneo.

Tale situazione poggerebbe radici ancora una volta in una scarsa portanza della corrente a getto, il nuovo passaggio instabile, dalla breve durata, porterebbe con sè delle precipitazioni che sarebbero in grado di coinvolgere anche il nostro Paese, seppur con accumuli di pioggia non certo risolutivi sulla situazione di grande deficit che stiamo registrando in questo periodo. 

Volgendo il nostro sguardo alla media ensemble del modello americano, nonchè alle linee di tendenza proposte da altri modelli, lo scenario atmosferico pronosticato per tale periodo non è così "ottimistico". Il centro di calcolo americano non mette in evidenza alcun passaggio perturbato in grado di conquistare in modo deciso il Mediterraneo, la previsione messa in luce dal modello canadese GEM e dal modello inglese UKMO anch’essi allineati verso un proseguimento della prima decade ottobrina senza grossi scossoni. 

Coerentemente con un indebolimento del cuore più caldo dell’alta pressione, diverse proiezioni mettono in evidenza infiltrazioni d’aria instabile che andrebbero ad interessare soprattutto i versanti meridionali del nostro Paese e le regioni di Mezzogiorno. Rovesci e temporali a carattere assolutamente marginale e transitorio che farebbero capo ad una debole figura di bassa pressione collocata sulla Penisola Balcanica e l’est Europa. 

Precipitazioni abbondanti neanche l’ombra, al momento le uniche speranze affidate a qualche cambiamento nella seconda decade di ottobre. 

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Autore : William Demasi