00:00 19 Novembre 2000

Un’alluvione in 3 ore!!!

Mezzo metro di fango su Civitanova Marche, ridente località balneare maceratese, come se niente fosse!

“Città in apnea. Tre ore di grandine e pioggia battente l’hanno messa in ginocchio. Impossibile, fino a tarda sera, tracciare un bilancio coi vigili del fuoco, tempestati di chiamate. In serata è straripato il Castellaro, come non accadeva da anni. Allagamenti anche nell’area portuale, sui lungomare, nei quartieri Villa Pini, Risorgimento e Villa Eugenia, a Costamartina, nella zona commerciale Aurora e nella Peep di S. Maria Apparente. Traffico paralizzato ovunque, con gravi difficoltà anche per i mezzi di soccorso.”, così scriveva in un piccolo trafiletto il Resto del Carlino di oggi.

Va aggiunto che il torrente, rientrato temporaneamente nel letto stanotte, è di nuovo straripato nella mattinata odierna.
E’ chiaro che i fenomeni piovosi che hanno interessato le Marche ieri e oggi, peraltro ignorati dai grandi meteorologi ufficiali, sono stati localmente di forte intensità, come appunto l’imponente fenomeno temporalesco che ha interessato il litorale centro-meridionale della regione.
Va sottolineato, comunque, che la regione Marche presenta un alto potenziale di rischio, dovuto ad incuria e indifferenza abituale verso il territorio!

Un quesito banale: se nelle Marche 100 mm di precipitazioni sono sufficienti per avere una alluvione e la proclamazione dello stato di calamità (dicembre 1998; dicembre 1999, ndr), cosa succederebbe se si verificassero episodi di maltempo come quelli che hanno afflitto il Nord Italia durante l’autunno 2000?

Tutto OK, tanto qui non piove così tanto!
Ironicamente parlando, s’intende.

Emiliano Pettinari
Macerata
Autore : Emiliano Pettinari