00:00 28 Marzo 2014

Ultimissimi aggiornamenti serali: cosa accadrà nella prima decade di aprile?

Dopo la parentesi soleggiata di questo fine settimana, la previsione di questa sera in merito all'evoluzione prevista a scala europea e mediterranea nel corso della prima decade d'aprile, si presenta ancora una volta incerta, ma vediamo di delineare la tendenza più probabile.

ANALISI della situazione attuale: perde rapidamente d’importanza la circolazione ciclonica che ha interessato l’Italia sino alla giornata di ieri. Ancora oggi hanno resistito alcuni modesti annuvolamenti concentrati nei settori centrali e meridionali ma il tempo tende a rasserenare abbastanza rapidamente anche su questi settori mentre al nord già da questa mattina erano presenti ampie schiarite. Sui settori occidentali europei (Spagna e Francia) una circolazione depressionaria piuttosto attiva coinvoglia addensamenti nuvolosi di prevalente tipo medio-alto sin verso i settori centrali del Mediterraneo. Il sistema frontale che genera tali annuvolamenti resterà tuttavia confinato ad ovest dell’Italia, senza che le parti più intense e consistenti di tali annuvolamenti possano raggiungere l’Italia.

La parentesi soleggiata del weekend.

A seguito della fase perturbata ed anche abbastanza fredda dei giorni scorsi, una zona di alta pressione tenderà ad insediarsi già dalle prossime ore sui settori centrali ed orientali del Mediterraneo, ripulendo i cieli dello stivale italiano che di conseguenza sperimenterà un fine settimana di tempo abbastanza stabile, condizione ideale per le prime gite e le prime escursioni fuori porta.

Sintesi previsionale tra lunedì 31 marzo e martedì’ primo aprile; ancora anticiclone sull’Italia?

Questa sera giungono conferme in merito al probabile prolungamento della fase anticiclonica anche nel periodo a cavallo tra la fine di marzo e l’esordio di aprile. Una temporanea area di alta pressione che troverebbe risposta nel parziale sprofondamento di una attiva circolazione depressionaria che dai settori franco-iberici influenzerebbe anche le aree settentrionali del Marocco.

In seguito la situazione si fa assai più incerta e subentra uno spacco netto tra la previsione del modello americano GFS e quella del modello inglese ECMWF.

L’attenuazione del campo anticiclonico viene visto con modalità assai differenti tra i due modelli:

1) Il centro di calcolo americano evidenzia l’ingresso di una perturbazione tra giovedì 3 aprile e venerdì 4, con modalità assai più incerte, debole nella sua penetrazione sul Mediterraneo e con effetti limitati essenzialmente ai settori settentrionali della penisola.

2) Tutto di un altro avviso la previsione emessa dal prestigioso centro di calcolo con sede a Reading, con una intensa perturbazione pronta a far breccia sul territorio italiano, con piogge e nuvolosità in marcia da ovest verso est.

Ambo due le previsioni evidenziano comunque un forte richiamo di aria calda dai settori basso mediterranei, evento precursore di un certo riscaldamento della temperatura che potrebbe interessare soprattutto i settori del mezzogiorno durante la prima decade di aprile.

Sintesi previsionale rivolta a lungo termine, periodo compreso tra lunedì 7 aprile e domenica 13:

L’evoluzione successiva pur presentando i consueti ampi margini di incertezza che caratterizzano una previsione a lungo termine, sembrano avvallare maggiormente l’ipotesi di un certo aumento della pressione e del geopotenziale sui settori occidentali europei (penisola Iberica). Una tendenza di questo genere lascerebbe presagire una possibile stabilizzazione del tempo in chiave più anticiclonica, rivolta soprattutto ai settori mediterranei europei ma con modalità ancora tutte da verificare.

 

Autore : William Demasi