00:00 9 Gennaio 2013

Ultimissime sulla colata fredda dal Polo Nord della seconda metà del mese

Ci attende una lunga fase di tempo non proprio tranquillo, durante la quale avremo a che fare con tutto il repertorio e le potenzialità dell'inverno, tra cui irruzioni di aria fredda e nevicate a quote basse.

 Tutto viene dalla quota e lassù ,alle alte quote, sono in atto grandi manovre. Facendo leva sulla risaputa stabilità della circolazione stratosferica, possiamo spingerci in avanti con i possibili scenari prognostici, sempre che le alte e le basse quote inizino a dialogare a dovere. Cosa dovrebbe accadere e cosa effettivamente accadrà dopo la metà del mese?

Occhi puntati in primis sull’alta pressione atlantica, croce e delizia sia dei previsori che di tutti coloro che seguono la meteo. La sua posizione, quantomeno ingombrante al di là delle colonne d’Ercole, potrebbe divenire improvvisamente pietra angolare per l’annunciata riscossa dell’inverno. Questo perchè i flussi di calore ad essa associati, sembra siano in grado di disperdere il gelo artico verso le medie latitudini in due lobi ben distinti, dei quali uno destinato all’Europa.

In figura possiamo constatare quanto detto, così come lo vede il modello dell’Università inglese di Reading.

Pur con notevoli tira e molla, lo scenario medio elaborato dalle simulazioni e interpretato in chiave probabilistica, vede proprio questa lama di calore risalire l’Atlantico e creare scompiglio entro il blocco gelido che staziona sulla calotta artica. Le colate gelide che si metteranno in moto verso le medie latitudini, tenderanno ad assottigliarsi lungo il loro cammino, pertanto l’arrivo del freddo sull’Italia sarà graduale e senza strappi particolari.

Questo è un bene, dato che così facendo, verranno a depositarsi e ad assestarsi strati di aria progressivamente più fredda, una specie di investimento per eventuali nevicate a seguire. Ma oltre al freddo (attenzione non il gelo, per quello eventualmente torneremo a parlare più avanti), arriverà anche la neve? Probabilmente si. Già i primi sentori si avvertiranno nel prossimo fine settmana al settentrione, ma anche il 16 gennaio e ancora oltre fin dopo il tra il 19 e il 20 del mese.

Vista la traiettoria più probabile delle masse d’aria si inizierà dapprima con il nord (probabilità di neve in collina o in pianura prima del 20 gennaio del 65%), poi potrebbe seguire anche il centro (stesso periodo probabilità neve in collina 50%) e per ultimo il sud (stesso periodo probabilità neve in collina 45%). 

Insomma, ci aspetta una gustosa fetta di inverno. Vale davvero la pena di rimanere sintonizzati sulle nostre pagine per ricevere regolari aggiornamenti su questa avventura che tutti insieme stiamo per vivere.

Autore : Luca Angelini