00:00 29 Maggio 2017

Ultimissime della sera: verso una CRESCENTE INSTABILITA’ nella prima decade di giugno?

Pur mantenendo un assetto atmosferico tipicamente estivo, una condizione di crescente instabilità potrebbe farsi strada sul Mediterraneo nel corso della prima decade di giugno. In sintesi la previsione serale calcolata dal modello europeo ECMWF.

Negli ultimi 10 giorni il tempo atmosferico d’Europa ha subito importanti trasformazioni che ci hanno traghettato senza troppe remore verso una sinottica caratteristica dell’estate. Gli esuberi termici con valori sopra la media del periodo si sono fatti sentire soprattutto su Penisola Iberica, Francia meridionale e parte dell’Italia (settori occidentali), con scarti sino a +4/+5°C sopra le medie di riferimento. Trattasi degli effetti portati da una vistosa rimonta dell’alta pressione che si manifesta sul nostro continente attraverso un’onda subtropicale ad omega, caratterizzata da una durata prolungata nel tempo e da una particolare stabilità sinottica.

Ebbene la struttura ad omega dell’alta pressione andrà a perdere d’importanza col trascorrere dei giorni. Sui nostri rilievi, in modo del tutto sporadico ed occasionale, potranno manifestarsi temporali di calore associati ad effimere rinfrescate. Sarà soltanto il primo, primissimo step di una lunga sequenza di eventi che dovrebbero condurci verso scenari più instabili nel corso della prima decade di giugno, attrraverso un ribasso del flusso di correnti occidentali ed uno spostamento del baricentro dell’alta pressione verso i settori orientali d’Europa ed il bacino orientale del Mediterraneo. 

Un cambiamento che in primis coinvolgerebbe i settori dell’Europa occidentale (Regno Unito, Iberia, Francia) con manifestazioni temporalesche, ventilazione ed un ribasso della temperatura. Le maglie della depressione avranno notevole difficoltà a varcare la porta del Mediterraneo e se vogliamo essere del tutto sinceri, rimane ancora da stabilire la reale affidabilità di una previsione che mantiene ancora diversi punti interrogativi. Allo stato attuale, le regioni settentrionali d’Italia potrebbero risultare particolarmente vulnerabili agli influssi instabili portati da tale circolazione di venti freschi oceanici, con sviluppo e modalità ancora da decifrare nel dettaglio. 

Seguite gli aggiornamenti su meteolive.it

Autore : William Demasi