00:00 20 Dicembre 2015

Ultimissime della sera: uno sguardo alle ultimissime novità sull’aggiornamento del modello europeo

L'aggiornamento serale del modello europeo SPEZZA i sogni di gloria dell'inverno così come viene attualmente previsto dal centro di calcolo americano. Vediamo nel dettaglio.

Per chi si aspettava questa sera un aggiornamento positivo in arrivo dalla previsione del modello europeo resterà deluso. Nonostante fossero già due le corse deterministiche complessivamente positive, le ultime news di questa sera spezzano l’entusiasmo e ci riportano (purtroppo) alla realtà delle cose. In parole povere, non sarà facile uscire da questa situazione. 

Quali sarebbero le dinamiche previste da questo aggiornamento?

Analogamente al modello americano, tra venerdì 25 (Natale) e sabato 26 (Santo Stefano) il Vortice Polare subirebbe un’azione di disturbo portata da un’importante intrusione di calore verso le latitudini polari. Questa intrusione di calore avrebbe origine da un trasporto d’aria molto mite innescata dagli stessi flussi zonali nel loro primo tentativo di convergere masse d’aria calda verso le regioni polari.

Laddove il centro di calcolo americano mette in evidenza un’intrusione di calore piuttosto importante, la quale non si limiterebbe a "scalfire" il Vortice Polare ma porterebbe con sè un’importante azione di disturbo, in questo aggiornamento il centro di calcolo europeo, dopo un tentativo iniziale nel quale l’intrusione di calore associata alla risalita dell’alta pressione sembrerebbe andare a buon fine, farebbe seguito una nuova "esplosione" di vorticità che dalla regione polare e dal settore groenlandese vanificherebbe qualsiasi tentativo di cambiamento.

A questo punto l’evoluzione atmosferica sarebbe quella che già conosciamo; una ripresa delle vorticità zonali seguite a ruota da una nuova distensione dell’alta pressione sul Mediterraneo. L’Italia neanche si accorgerebbe di questo tentativo, continuando a sperimentare condizioni atmosferiche anticicloniche, una cronica assenza di precipitazioni e naturalmente un profilo termico assai temperato. 

Altre novità nei prossimi aggiornamenti. 

Autore : William Demasi