00:00 5 Dicembre 2017

Ultimissime della sera: una lunga fase di tempo PERTURBATO, eccone le caratteristiche essenziali

Un ribasso del Fronte Polare in corrispondenza dell'Europa, ci traghetterà verso una fase prolungata di instabilità. L'esordio sarà affidato alle masse d'aria di origine artica ma in seguito la circolazione tenderà ad essere di tipo oceanico con masse d'aria polari marittime, un tempo meno freddo ma molto instabile. Vediamo nel dettaglio.

L’Europa si appresta a vivere una fase di grande dinamicità atmosferica che altro non può che giovare alla situazione di deficit idrico che persiste ancora su diverse zone del nostro Paese. Superato l’interludio anticiclonico relativo a queste giornate, accompagnato da un temporaneo addolcimento delle temperature, ecco nuovamente l’aria artica proiettata verso l’Europa centrale ed il Mediterraneo grazie ad un forte scambio meridiano che riporterà l’anticiclone a conquistare le latitudini settentrionali dell’oceno Atlantico. Il bacino centrale del Mediterraneo tornerà a subire le conseguenze portate da una vasta onda di Rossby, un ribasso ded Fronte Polare che avrà un esordio di tipo "artico", ben presto sostituito d un contributo importante delle masse d’aria polari-marittime, non troppo fredde ma assai umide, con diverse occasioni di pioggia in vista. 

L’esordio della lunga fase di maltempo sarà affidata quindi al passaggio di una perturbazione, un sistema frontale di tipo freddo che il giorno dell’Immacolata (venerdì 8 dicembre) coinvolgerà le regioni nord-orientali e la fascia tirrenica dal Levante Ligure sino alla Campania. Prevista anche una considerevole intensificazione del Libeccio, prima di una rotazione del vento dai quadranti settentrionali che annuncerà una toccata e fuga dell’aria artica sul Mediterraneo. 

L’apice di questo raffreddamento verrà toccato nella notte tra sabato e domenica, poi vi sarà una veloce perturbazione dal comportamento però ancora incerto; sfruttando la corrente a getto prevista soffiare piuttosto tesa, una nuova depressione trasporterà  rapidamente un nuovo corpo nuvoloso dall’oceano Atlantico al bacino centrale del Mediterraneo. Lunedì 11 e martedì 12 dicembre potrebbero rivelarsi due giornate di tempo perturbato su diverse regioni del nostro Paese. Al momento sembrerebbero più esposte le regioni del nord (dove potrebe nevicare anche a bassa quota) ed i versanti tirrenici. Previste cumulate precipitative localmente importanti. 

La fase successiva dai contorni ancora molto sfumati, potrebbe viaggiare sui binari di una circolazione instabile ma non troppo fredda. Come anticipato, le masse d’aria messe in gioco sull’Europa avrebbero una origine polare-marittima, in caso di nuove perturbazioni la quota neve soprattutto al nord risulterebbe accettabile (1000-1500 metri) mentre le temperature risulterebbero più miti al centro ed al sud. 

In attesa (forse) di un possibile rinforzo della zonalità, quindi del flusso di correnti tese occidentali sotto la festività di Natale, quale prodotto di un nuovo tentativo di ricompattamento del Vortice Polare proprio sotto Natale, il periodo dalle giornate più corte dell’anno. 

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Autore : William Demasi