Ultimissime della sera: tutte le novità sul freddo (intenso) previsto dalla seconda metà di gennaio
Ormai sia la previsione del modello europeo, sia quella del modello americano, sembrano concordi nel prevedere l'arrivo di una fase piuttosto ben assestata di FREDDO investire il nostro Paese nel periodo compreso tra sabato 16 e mercoledì 20 gennaio. Incerta invece l'evoluzione successiva che potrebbe presentare un ritorno dell'anticiclone delle Azzorre sul Mediterraneo.
Situazione attuale: una vistosa circolazione di bassa pressione caratterizzata da una trama barica piuttosto fitta, interessa in queste ore i settori centro-occidentali del Mediterraneo, abbattendo la sua furia lungo le coste centrali e settentrionali tirreniche, laddove le condizioni meteo-marine risultano pericolose. La perturbazione in questione è accompagnata dal transito di un fronte freddo molto veloce, una perturbazione preceduta da una ventilazione molto intensa di Libeccio, cui farà seguito nella giornata di domani, una rotazione del vento a Maestrale. Le temperature, in virtù di una circolazione assai tesa di venti meridionali, risultano ovunque attestate su valori molto miti.
Un graduale sprofondamento verso il baratro del freddo.
Trova conferma anche dagli aggiornamenti di questa sera un graduale ribasso della temperatura che si farà sentire sull’Europa e sull’Italia già dalla seconda metà di questa settimana. La depressione che attualmente sta interessando l’Europa, tenderà infatti a trasferire i propri minimi di pressione al suolo verso i settori più orientali del continente; tale movimento sarà favorito dalla distensione dell’anticiclone delle Azzorre lungo i meridiani dell’oceano Atlantico. Verrà così messa in gioco una massa d’aria molto fredda di estrazione artico continentale che interesserà il nostro Paese nel periodo compreso tra sabato 16 e mercoledì 20 gennaio. In questo lasso temporale i venti sul nostro Paese proverranno dai quadranti nord-orientali, operando un progressivo, sensibile abbassamento della temperatura.
Freddo e neve: quali le regioni più colpite?
Nel periodo preso in esame, la ventilazione che interesserà il nostro Paese proverrà quasi sempre dai quadranti nord-orientali ed avrà pertanto caratteristiche fredde e secche sulle regioni settentrionali, nonchè lungo i versanti tirrenici del nostro Paese. Su questi settori prevediamo temperature rigide e vento forte di Tramontana ma senza alcuna precipitazione significativa. Discorso diverso per le regioni del medio e basso versante adriatico che potrebbero tornare a sperimentare condizioni atmosferiche fortemente instabili; la neve tornerebbe a cadere sino a quote molto basse, imbiancando finalmente anche il nostro Appennino.
Lungo termine: un ritorno dell’anticiclone delle Azzorre?
Volgendo lo sguardo alla terza ed ultima decade di gennaio, il modello europeo ipotizza un rapido rinforzo del flusso zonale sull’oceano Atlantico settentrionale. L’anticiclone delle Azzorre andrebbe quindi espandendosi verso i nostri settori centrali europei, confinando più ad est (Balcani -est Europa) gli effetti della colata d’aria gelida di estrazione artico-continentale. Sul nostro paese tornerebbero pertanto a fare capolino condizioni atmosferiche più stabili e gradualmente meno fredde, con un addolcimento delle temperature che si farebbe sentire soprattutto sui settori più occidentali (da confermare).
Seguite gli aggiornamenti.
Autore : William Demasi