Ultimissime della sera: sole e caldo al centro-sud, più instabile al nord?
Uno sguardo all'evoluzione atmosferica attesa sull'Europa in questa seconda decade di aprile: potrebbe aprirsi la strada a condizioni di crescente instabilità sulle regioni settentrionali, maggiori chances di tempo soleggiato al meridione. Vediamo nel dettaglio.
Situazione attuale: giornata di gran sole lungo tutto il nostro stivale italiano da nord a sud, qualche addensamento soltanto lungo le coste della Liguria e dell’alta Toscana. Addensamenti cirriformi sulle Alpi occidentali, per il resto nulla da segnalare. Ventilazione moderata variabile con le prime brezze lungo le coste durante le ore diurne. Temperature in aumento sia al suolo che in quota, giornata nel complesso molto mite.
L’alta pressione protegge e proteggerà ancora per diversi giorni lo stivale italiano dall’incursione di ulteriori impulsi di instabilità. Non passerà molto tempo prima che le primissime ed assai timide rimonte anticicloniche di origine africana, possano portare i primi caldi di stagione sulle coste settentrionali africane, nonchè forse sulle estreme regioni meridionali del nostro Paese. Diverse previsioni relative al medio ed al lungo termine, lasciano intravedere questo tipo di eventualità.
L’aggiornamento odierno del modello europeo conferma la definitiva perdita di importanza delle masse d’aria più fredda di origine nord-est europea, l’anticiclone di questi giorni infatti, riuscirà a spingere aria temperata sin verso l’Europa orientale anche a notevole distanza dalle coste, un processo di surriscaldamento della temperatura oltremodo agevolato dall’allungamento delle giornate e quindi dalla radiazione solare incidente che sarà sempre più forte ed intensa.
Non c’è solo questo, col passare dei giorni la primavera meteorologica potrebbe aprire la strada ad un cambiamento di circolazione che tornerebbe ad esporre le regioni settentrionali all’intervento dell’instabilità. Instabilità questa volta inserita in un contesto primaverile avanzato, scandita quindi dai primi fenomeni temporaleschi di una stagione che matura piuttosto in fretta, soprattutto sotto il punto di vista "termico".
Si allontanano gli spettri del freddo dall’Italia, ed anzi l’innalzamento abbastanza precoce delle fasce anticicloniche subtropicali, sembrerebbe essere uno dei deterrenti principali che andrebbero favorendo una timida ripresa del flusso zonale occidentale sull’Europa. Una ventilazione occidentale che sarebbe frutto dell’aumentato gap termico tra le aree ancora fresche/fredde presenti sulle latitudini settentrionali europee, ed un riscaldamento piuttosto repentino della temperatura sui settori di basso Mediterraneo. Questo processo renderebbe altresì molto più difficoltosa la penetrazione delle depressioni sul Mediterraneo meridionale, come invece sin troppo spesso è accaduto in occasione dei recenti passaggi.
Autore : William Demasi