00:00 4 Settembre 2015

Ultimissime della sera: ritorna l’anticiclone sull’ovest Europa, quali conseguenze?

Superate le ultime incertezze legate alla circolazione ciclonica che in questi giorni interessa l'Italia, l'alta pressione delle Azzorre tenderà a rinforzare ad ovest dell'Italia, presentando un punto cardine sul Regno Unito. Vediamo quali potrebbero essere le conseguenze di tale manovra a livello italiano.

Situazione attuale: tempo incerto su molti settori d’Italia, le nubi più consistenti sono però  ancora concentrate sulle aree centrali e settentrionali. Abbiamo anche diversi temporali sul medio Tirreno e sui mari prospicenti la Sardegna. Questi ultimi dalla prossima notte tenderanno a portarsi verso est, sino alle coste di bassa Toscana e Lazio. Ventilazione assai attiva su tutto il Paese con Maestrale molto teso sui mari occidentali, Libeccio teso su alta Toscana e mar Ligure, Scirocco su medio e basso Tirreno, Scirocco attivo anche lungo l’Adriatico. Temperature ormai attestate su valori più freschi al nord, ancora calura che resiste sulle regioni centrali e meridionali.

Circolazione d’aria fredda artica sull’Europa: ecco spiegate le dinamiche attese nelle prossime 48 ore. 

Il nocciolo d’aria più fredda legato alla circolazione ciclonica che ormai da diverse ore interessa il Mediterraneo e l’Italia, lambisce proprio in queste ore i settori più settentrionali del nostro Paese, dove le temperature a media quota andranno calando sensibilmente, accentuando l’attività temporalesca data dal transito del fronte freddo che si manifesterà soprattutto domani, sabato 5 settembre. (clicca sulle cartine per ingrandirle)

Un flusso assai teso di correnti sud-occidentali a media quota interessa invece i settori centrali dell’Italia, mentre alle quote sottostanti soffia un’attiva ventilazione sciroccale veicolante aria calda ed umida dai settori di basso Mediterraneo verso il medio Tirreno. Nelle prossime ore la creazione di una convergenza, cioè una linea di "incontro / scontro" tra Scirocco e Libeccio, sarà responsabile di un’importante passaggio temporalesco che si consumerà soprattutto sui settori di medio Tirreno dalla prossima notte e poi nella giornata di domani, sabato 5 settembre. Le aree più colpite saranno con tutta probabilità l’Umbria, il Lazio e la bassa Toscana, con cumulate precipitative anche importanti.

Domenica 6 settembre il transito dell’asse di saccatura favorirà infine un miglioramento delle condizioni atmosferiche da ovest verso est, con gli ultimi episodi di instabilità sulle regioni di mezzogiorno e la ventilazione che tenderà a disporsi ovunque dai quadranti settentrionali. Le temperature saranno ovviamente destinate ad un ulteriore ritocco verso il basso che questa volta guadagnerà anche le regioni centro-meridionali.

Ritorna l’anticiclone sull’ovest Europa ma il tempo sull’Italia continuerebbe ad essere INSTABILE. 

Nelle previsioni di ieri avevamo ipotizzato la possibilità che l’Europa meridionale ed il Mediterraneo potessero essere interessati dalla graduale distensione dell’anticiclone oceanico, pronosticando addirittura l’avvento della famigerata "estate settembrina". Una previsione che quest’oggi appare smentita a favore di un proseguimento ad oltranza dell’instabilità, una condizione favorita da un rientro d’aria più fresca da nord-est. 

L’alta pressione resterebbe infatti confinata col proprio punto cardine sui settori nord-occidentali d’Europa. Il cuore dell’anticiclone risiederebbe sul Regno Unito, senza coinvolgere direttamente il Mediterraneo che andrebbe sperimentando una circolazione nord-orientale veicolante masse d’aria fresca. In questo caso sarebbero i settori adriatici e le regioni meridionali a sperimentare gli episodi più organizzati di instabilità, vedendo una prosecuzione dell’attività convettiva (temporali e rovesci sparsi) anche la prossima settimana. 

Volgendo lo sguardo al lungo termine, oltre le 200 ore, l’alta pressione potrebbe addirittura isolare un cut-off "quasi" autonomo e quindi slegato dalla radice subtropicale che l’ha originato. Questa "bolla" d’aria calda andrebbe migrando verso la Penisola Scandinava, consentendo ad una nuova tornata depressionaria oceanica di far breccia sull’Europa attraverso la Penisola Iberica ed il golfo di Biscaglia. (evoluzione da confermare)

 

 

Autore : William Demasi