00:00 25 Novembre 2015

Ultimissime della sera: ritorna il tempo del grande anticiclone, ma…

Conclusa la parentesi instabile portata da una nuova depressione in formazione proprio in queste ore sui mari prospicenti lo stivale italiano, una nuova fase anticiclonica si prepara a conquistare il nostro Paese. Vediamo nel dettaglio cosa dovremo aspettarci, con un occhio alla circolazione atmosferica su larga scala.

Situazione attuale: un nuovo cambiamento del tempo si affaccia al nostro Paese partendo dalle regioni settentrionali che quest’oggi hanno sperimentato addensamenti nuvolosi sparsi, associati a qualche effimera nevicata sull’Appennino Ligure di Levante. Nubi che aumentano velocemente anche sulle regioni centrali e meridionali, laddove dalla prossima notte è attesa un’importante fase di maltempo con venti piuttosto forti. Temperature che quest’oggi hanno fatto segnare un leggero aumento, ventilazione proveniente dai quadranti meridionali.

L’ultima parentesi di tempo INSTABILE, poi il grande anticiclone.

Già in queste ore prende vigore una circolazione abbastanza importante di bassa pressione, provocata dal contrasto diretto tra l’aria fredda che ancora affluisce sopra una superficie marina ancora assai tiepida. Ultima parentesi di maltempo che riguarderà essenzialmente le sole regioni centrali e meridionali, prima di lasciar spazio ad una nuova distensione anticiclonica proveniente da occidente.

Alta pressione: per quali ragioni tornerà ad interessare il Mediterraneo?

In questi giorni un’importante raffreddamento stratosferico sta penetrando nella sottostante fascia troposferica, avviando un feroce ricompattamento del Vortice Polare, cioè di quella grossa depressione semipermanente che governa il tempo dell’intero emisfero boreale e che raggiunge la massima forza durante il periodo invernale.

Questo raffreddamento che mette in comunicazione stratosfera e troposfera, prende il nome di "stratcooling".Esso porta tutta una serie abbastanza importante di conseguenze a livello circolatorio generale che possiamo riassumere in questi tre punti fondamentali:

– annullamento degli scambi meridiani

– rinforzo dei venti occidentali alle alte latitudini

– aumento del gap termico tra la fascia delle medie latitudini e la fascia polare.

Cosa comporta tutto questo?

Presto detto, nei prossimi giorni l’Europa settentrionale e l’oceano Atlantico assisteranno ad un brusco aumento dell’attività depressionaria cosiddetta "extratropicale" che porterà ad un inevitabile quanto fisiologico rinforzo degli anticicloni alle latitudini meridionali europee e mediterranee.

Da qui trarrà linfa vitale un’importante situazione di alta pressione che terrà per diversi giorni sotto scacco il nostro Paese. La durata di questo anticiclone è ancora estremamente difficile da stabilire, le stime più ottimistiche partirebbero da un minimo di una settimana ad un massimo che potrebbe condizionare anche l’intera mensilità di dicembre. Secondo nostro parere, un indebolimento della furente attività ciclonica alle elevate latitudini settentrionali, potrebbe già intervenire superato il primo weekend di dicembre,allentando un po’ la differenza termica e barica tra le medie e le alte latitudini. I risultati saranno ancora tutti da verificare.

Nel frattempo l’unico elemento certo sarà ancora una volta L’ANTICICLONE.

Seguite gli aggiornamenti.

Autore : William Demasi