00:00 11 Novembre 2015

Ultimissime della sera: qualche movimento più interessante nella terza decade novembrina

La previsione emessa dal centro di calcolo europeo, mette in risalto per la seconda decade di novembre, un graduale indebolimento della struttura dell'alta pressione sul Mediterraneo. Vediamo nel dettaglio cosa dobbiamo aspettarci.

Situazione attuale: l’alta pressione persiste sul Mediterraneo, garantendo ancora condizioni atmosferiche tiepide e molto miti su tutto il Paese. Una debole risacca meridionale porta addensamenti nuvolosi sparsi a ridosso delle coste di medio ed alto Tirreno, senza essere associati ad alcuna precipitazione significativa. Segnaliamo anche il transito di qualche isolato addensamento cirriforme lungo l’arco alpino. Per il resto abbiamo poco da segnalare. 

Persiste l’anticiclone fino alla prima metà di novembre. 

In forma più attenuata, l’alta pressione resisterà sul bacino del Mediterraneo e sull’Europa meridionale almeno fino alla prima metà del mese, momento in cui un primo, parziale cambiamento della circolazione atmosferica potrebbe portare ad un cambiamento più convinto delle condizioni atmosferiche anche sul nostro Paese.

Un cambiamento dalla seconda metà di novembre. Esiti ancora incerti. 

Superata la prima metà del mese, l’epopea anticiclonica che ormai persiste sull’Europa almeno da un paio di settimane, lascerebbe spazio ad un tipo di tempo più dinamico, anche se uno stravolgimento completo di questa situazione potrebbe richiedere ancora diversi giorni, soprattutto considerata la grande quantità di aria molto mite prelevata dalle latitudini subtropicali dell’oceano Atlantico e scaraventata con prepotenza sul Mediterraneo. Una mole d’aria mite che faticherà ad essere riassorbita dall’atmosfera e che probabilmente condannerà l’Italia a sperimentare temperature tiepide ancora per molti giorni.

Quanto dovremo ancora attendere per i primi episodi invernali sulla nostra penisola? 

Il sopraggiungere della lunga notte invernale, altro non farà che esasperare ulteriormente il gap termico tra la fascia delle medie latitudini e la fascia polare, agevolando quelli che potrebbero essere i primissimi movimenti invernali della stagione 2015-2016. Dai principali centri di calcolo al momento viene escluso un coinvolgimento del Mediterraneo, le masse d’aria fredda si limiterebbero ad influenzare i settori settentrionali d’Europa, preparando (forse) il terreno ad una prima puntata verso le latitudini meridionali. 

Da notare inoltre lo spostamento delle masse di freddo verso l’Europa nord-orientale e la Penisola Scandinava. Al momento il centro di calcolo europeo non prevede alcuna forte elevazione dell’alta pressione sul comparto atlantico, ed è questa l’unica vera ragione in grado di spiegare perchè il freddo potrebbe ancora non riuscire a guadagnare le medie e le basse latitudini del nostro continente. Per quello tuttavia ci sarà tempo. 

Seguite gli aggiornamenti. 

 

Autore : William Demasi