00:00 6 Luglio 2016

Ultimissime della sera: prima il caldo, poi forse i temporali e la frescura

Giorni di grande calura quelli attesi nell'immediato futuro sul nostro stivale italiano come su gran parte dell'area mediterranea. Una speranza anche per chi si aspetta un po' di frescura e refrigerio atteso (forse) dalla seconda meta della prossima settimana in avanti.

Una circolazione d’aria stabile e calda, interessa ormai da molti giorni il bacino del Mediterraneo: le temperature subiscono pertanto una lenta ed inesorabile risalita che determinerà l’arrivo di un weekend (sabato 9 – domenica 10) condizionato da temperature elevate su tutto il nostro Paese.

Questo ulteriore incremento della temperatura, poggerá radici in un modesto contributo d’aria calda subtropicale africana alle quote superiori. A risentirne saranno soprattutto i settori CENTRALI del Mediterraneo e quindi compreso anche il nostro stivale italiano che ne verrà pienamente interessato.

Valori intensi di caldo si manifesteranno con temperature quasi ovunque superiori ai +30 gradi, stimati valori sino +36/+38 nelle zone interne del Mezzogiorno. Questo picco di calura atteso tra il weekend e l’inizio della prossima settimana, costituisce il richiamo prefrontale innescato dall’approfondimento di una vistosa saccatura sui settori occidentali d’Europa.

Questa saccatura avrà poi importanza fondamentale nella comprensione di quella che sarà l’evoluzione atmosferica attesa sul centro d’Europa dalla seconda metà della settimana; le regioni settentrionali italiane potrebbero infatti esserne interessate tra mercoledì 13 e venerdì 15 luglio, con manifestazioni temporalesche provocate dal contrasto diretto tra le masse d’aria calde affluite in questi giorni e l’aria assai più fresca di estrazione settentrionale oceanica. Previsti in questa sede fenomeni anche violenti ed una diminuzione della temperatura.

Questa appare al momento l’evoluzione più probabile, confermata anche dall’ultimissimo aggiornamento del modello europeo a nostra disposizione. La distanza che ancora ci separa da questa dinamica perturbata, impone tuttavia ancora una certa cautela.

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi