00:00 11 Novembre 2014

Ultimissime della sera: la pioggia non abbandonerà tanto facilmente lo stivale, poi…

Uno sguardo al tempo atmosferico previsto per la rimanente mensilità novembrina: purtroppo si rinnoveranno ancora una volta occasioni di PIOGGIA ,ma sulla terza decade potremo avere primi spiragli di inverno che si affacceranno dai settori europei nord-orientali. Vediamo nel dettaglio.

Situazione attuale: sono stati momenti di grande criticità quelli vissuti dalla Liguria tra la serata di ieri, lunedì 10 novembre e martedì 11. L’ennesimo blocco alla circolazione occidentale ha determinato un’eterna fase prefrontale in seno al lato ascendente di una saccatura. Situazione barica la cui pericolosità era già stata ampiamente preannunciata le scorse giornate e con cui dobbiamo purtroppo fare i conti più volte nel corso di questo autunno. Grande maltempo sulla Liguria, ma anche sul resto d’Italia le notizie non sono positive: la perturbazione ha portato precipitazioni intense anche su Piemonte, Lombardia, Triveneto, Toscana e Lazio. I venti sono risultati prevalentemente meridionali mentre le temperature specie al sud, sono risultate particolarmente miti.

Mercoledì 12, ancora maltempo sullo stivale italiano, poi generale tregua dei fenomeni ma avrà breve durata.

Aria fresca/fredda di origine nord-atlantica continua a riversarsi sull’Europa occidentale, laddove tende ad innescarsi una risposta d’aria molto tiepida ed umida di origine mediterranea. L’Italia e tutto il Mediterraneo centrale risultano quindi interessati da una fase perturbata prefrontale che stabilisce standard precipitativi molto elevati, creando situazioni di disagio se non addirittura di vero e proprio pericolo. Per la giornata di domani, mercoledì 12 novembre, ci attendiamo ancora tempo perturbato e cieli chiusi, con precipitazioni sparse lungo tutto lo stivale italiano. Particolarmente colpito il versante tirrenico con piogge che saranno abbastanza equamente diffuse da nord a sud. In questa sede i temporali più intensi dovrebbero tuttavia manifestarsi nelle sole regioni di mezzogiorno, mentre altrove prevarranno rovesci sparsi oppure piogge estese e spalmate su tratti ampi di territorio.

Nuova perturbazione attesa nel weekend.

Tra giovedì 13 e venerdì 14 novembre lo stivale italiano sperimenterà una tregua al maltempo
, attraverso l’effimero e temporaneo ripristino di condizioni atmosferiche più soleggiate. Avrà vita breve perche già dalla serata di venerdì 14, i primi annuvolamenti guadagneranno con facilità i cieli delle regioni settentrionali, portando ad un rapido peggioramento delle condizioni atmosferiche con le prime precipitazioni pront ad investire l’angolo nord-occidentale già dalla mattinata di sabato 15.

Ci saranno tuttavia delle differenze rispetto alle fasi di maltempo giunti sull’Italia nell’ultimo mese: la perturbazione del weekend avrà un’evoluzione più rapida e sarà seguita con tutta probabilità dall’ingresso vero e proprio del fronte freddo, testimoniando (forse) una certa mobilità della corrente a getto che agevolerà l’ingresso delle prime masse d’aria fredda nord-atlantica sul Mediterraneo
.

L’evoluzione di questa perturbazione sarà quindi più veloce, essa lascerà in  eredità una giornata domenicale con schiarite anche ampie che si faranno strada da ovest verso est. Una terza pertubazione sarà pronta a coinvolgere lo stivale tra lunedì 17 e martedì 18.

Per quanto riguarda il periodo successivo, riferendoci quindi alla terza ed ultima decade di novembre, gli anticicloni sembrerebbero tentare una sortita verso latitudini settentrionali, potendo così avviare a livello europeo una circolazione marcatamente meridiana delle correnti. Livelli di pressione e geopotenziale via via crescenti caratterizzerebbero i settori europei occidentali sin verso il nord-atlantico. Questo potrebbe essere l’elemento chiave che da un lato favorirebbe l’esordio di una nuova fase atmosferica caratterizzata da una circolazione assai più secca rispetto a quella attuale, secondo non meno importante fattore, la nuova circolazione potrebbe aprire le porte ai primi freddi se non propriamente sull’Italia, quantomeno sui settori europei centrali e nord-orientali.
 

Autore : William Demasi