00:00 9 Novembre 2017

Ultimissime della sera: la nuova perturbazione all’esordio della prossima settimana, grandi movimenti nel futuro

Una nuova perturbazione attraverserà il nostro stivale nel corso della prossima settimana, poche garanzie di stabilità anche nel futuro, l'anticiclone resterà lontano dalla nostra penisola.

Come da previsione, nelle prossime ore tenderà almeno in parte a risolversi la lunga fase di maltempo che ha tenuto sotto scacco il nostro Paese, riportando finalmente la pioggia sulle regioni colpite dalla siccità. Segnatamente sulle regioni settentrionali, un effimero interludio anticiclonico riporterà un po’ di sole tra domani, venerdì 10 novembre e sabato 11, mentre l’instabilità continuerà a scandire i ritmi del tempo sulle regioni di Mezzogiorno. Una nuova controffensiva dell’instabilità si profila nel corso della prossima settimana, quando una discesa d’aria molto fredda in quota di origine artica, potrà riversarsi di prepotenza sull’Europa centrale ed orientale, determinando un cambiamento deciso delle condizioni atmosferiche anche sul nostro Paese.

Una breve sfuriata di tempo instabile attesa al nord-est lunedì 13 novembre, poi un rapido trasferimento dei fenomeni al centro ed al sud, laddove insisteranno anche nei giorni a seguire, portandovi nuove importanti precipitazioni. Da segnalare anche l’aspetto del VENTO, ancora una volta settentrionale con intensità rilevante.

Volgendo lo sguardo al periodo successivo, il modello europeo conferma una fase di debolezza del nostro Vortice Polare che si concretizzerà in una fase di tempo instabile, frutto di una circolazione irrequieta prevista anche sul vecchio continente. Le linee di tendenza tracciate dai modelli a lungo termine sono molto instabili ma tutte confermano una tendenza alle rimonte altopressorie sull’oceano nord Atlantico, inoltre la mancanza di un grande vortice depressionario sul comparto canadese/groenlandese che sarebbe stato in grado di scatenare le rimonte anticicloniche sull’Europa. 

Dal canto suo, il continente europeo potrebbe ricadere sotto l’influenza delle masse d’aria instabili ancora una volta dalle origini artiche, tramontano quindi almeno per adesso le possibilità d’avere un raffreddamento della temperatura operato dall’aria gelida di origine continentale, la quale potrebbe prendere un percorso "alto", riversandosi sull’oceano Atlantico settentrionale e dando origine ad una ampia ciclogenesi europea. Questa sera abbiamo diverse voci in capitolo che sembrano propendere verso questa direzione. 

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Autore : William Demasi