00:00 25 Settembre 2017

Ultimissime della sera: l’incognita degli Uragani sull’oceano Atlantico

Ancora molto incerta l'evoluzione del tempo attesa sull'Europa nei primissimi giorni di ottobre. Vi sono discrete possibilità di avere nuovi apporti di pioggia anche sul nostro Paese ma a rendere l'evoluzione più complicata potrebbero pensarci degli Uragani senza fissa dimora, prelevati dalle medie latitudini dell'oceano Atlantico.

I modelli gettano oggi qualche incertezza sull’evoluzione del tempo prevista in ambito europeo a cavallo tra il termine di settembre e l’esordio di ottobre, secondo mese di autunno meteorologico. A livello sinottico l’evoluzione generale messa in luce dal modello europeo CONFERMA un nuovo tentativo delle correnti instabili oceaniche di penetrare all’interno del nostro continente a partire dai quadranti occidentali. Rimangono tuttavia estremamente incerte le modalità attraverso le quali tale flusso d’aria instabile potrebbe interagire sul nostro vasto, complesso territorio europeo.

Una certa dose di incertezza trova spiegazione nell’aggancio pronosticato dai modelli di almeno un Uragano che si troverà a viaggiare in acque esterne ai suoi luoghi di origine, finendo per essere agganciato dalla corrente a getto per essere trascinato verso la fascia delle medie latitudini.

Quando tale fenomeno si verifica, il che non è affatto raro, cambia la natura più intima di queste tempeste a cuore caldo che vengono improvvisamente a trovarsi in un ambiente laddove la presenza di un fronte polare e con esso consistenti apporti d’aria fredda, diventa un anello fondamentale di tutta la circolazione. Ecco quindi le depressioni cambiare la propria natura, diventando a tutti gli effetti cicloni extratropicali, acquistando gradualmente tutte le caratteristiche tipiche delle circolazioni depressionarie presenti alle medie latitudini.

In linea generale, giorno più, giorno meno, i modelli identificano per i primi di ottobre il passaggio di una nuova perturbazione sulla penisola, per i dettagli sulle aree colpite e l’effettiva intensità della perturbazione ci ritorneremo più avanti. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi