00:00 19 Luglio 2016

Ultimissime della sera: l’estate mediterranea “alla vecchia maniera”

La circolazione atmosferica di questi ultimi due mesi, somiglia moltissimo ai vecchi standard delle stagioni estive che caratterizzavano i celebri decenni degli anni 70' e gli anni 80'. Vediamone assieme le analogie e le differenze.

Situazione attuale: l’alta pressione africana garantisce sul nostro Paese condizioni di tempo stabile e caldo. Valori ben superiori ai +30°C soprattutto nelle zone interne pianeggianti e lontane dal mare, valori meno caldi lungo le coste ma compensati da tassi di umidità relativa che sono in graduale rialzo. Ventilazione debole a regime di brezza, mari poco mossi. Caldo anche in quota, sui rilievi delle Alpi e degli Appennini. Il dominio dell’anticiclone africano sul nostro Paese sarà comunque destinato a durare lo spazio di poche giornate.

Giornate di gran caldo; dove, come, quando.

L’avvento di una breve ma INTENSA ondata di caldo riguarderà anche il nostro Paese nella seconda metà della settimana corrente. Caldo intenso che di manifesterà soprattutto nelle zone interne pianeggianti e lontane dal mare. Il culmine dell’evento è previsto venerdì 22 luglio con picchi oltre +35°C su Emilia Romagna, Puglia, zone interne di Lazio e Toscana, Sardegna. Valori compresi tra +30 e +35°C su tutte le altre regioni.

WEEKEND: qualche temporale in arrivo al nord e su parte del centro.

L’arrivo del fine settimana porterà con sè qualche disturbo alla stabilità atmosferica ad iniziare dal nord che verrà interessato da qualche temporale già dal pomeriggio/sera di venerdì (Valle d’Aosta, Piemonte). Tra sabato 23 e domenica 24 qualche nota d’instabilità anche sul resto del nord e su parte del centro. Flessione delle temperature.

ULTIMA DI LUGLIO: l’anticiclone delle Azzorre.

Infine come già messo in evidenza dalla previsione del modello americano, la parte conclusiva di luglio potrebbe lasciarci in compagnia dell’alta pressione delle Azzorre, accompagnata da valori di caldo sempre piuttosto intensi al centro ed al sud, un po’ più stemperati al nord.

STAGIONE ESTIVA 2016; quali paragoni potremo citare col passato?

Un’estate di questo tipo non la si vedeva più sul bacino del Mediterraneo da diversi anni; la circolazione atmosferica soprattutto nei mesi di giugno e luglio conserva infatti tutte le caratteristiche proprie delle stagioni estive degli anni 70′, 80′, nelle quali era l’anticiclone delle Azzorre a dirigere le operazioni di comando, condizionando così il tempo atmosferico di una vasta porzione d’Europa. 

Adesso come allora, il fisiologico declino nella forza e dell’intensità della corrente a getto, rimane caratteristica propria del periodo stagionale compreso tra la seconda metà di luglio e la prima decade dei agosto, momento in cui generalmente l’estate raggiungeva il proprio culmine, avviandosi poi in una lunga fase di declino solo dalla settimana di Ferragosto in avanti.

Quali le differenze rispetto ad allora?

Il lieve sopramedia termico registrato nei giorni e nelle settimane passate, va ricercato nelle fluttuazioni della temperatura, viziata indubbiamente al rialzo, che ha caratterizzato il clima del nostro emisfero negli ultimi 30-40 anni. Non può invece essere messa in discussione l’origine OCEANICA delle masse d’aria succedutesi sino a questo momento in ambito Mediterraneo.

Un’estate che riprende gli schemi e le circolazioni del vecchio passato quindi, riaggiornandole con il profilo delle temperature proprio dei nostri anni ed in particolare della seconda decade degli anni 2000′. È stato quindi anticiclone delle Azzorre ma naturalmente abbiamo avuto componenti diverse, rappresentate soprattutto  dai modesti contributi d’aria calda africana succedutesi nei momenti "clou" delle rimonte e senz’altro agevolati da una forte espansione delle fasce anticicloniche subtropicali.

 

Autore : William Demasi