00:00 9 Dicembre 2014

Ultimissime della sera: l’Atlantico ruggisce, ma per quanto?

Diamo uno sguardo all'evoluzione prevista questa sera dal centro di calcolo europeo: l'Atlantico questa volta in chiave "zonale", influenzerà l'Europa e l'Italia ancora per diversi giorni. Potrebbero ripresentarsi fasi perturbate in chiave fredda come quella accorsa in queste ore su alcuni settori dell'Italia, anche se generalmente avremo a che fare con temperature miti e le occasioni di freddo non saranno troppo frequenti.

Situazione attuale: giornata di tempo molto instabile soprattutto sul alcuni settori dell’Italia centro-settentrionale, investiti da alcuni intensi temporali grandinigeni e da un sensibile abbassamento della temperatura. Un tracollo della colonnina di mercurio che quest’oggi si è fatto sentire soprattutto sui settori italiani centrali e settentrionali, con valori termici freddi soprattutto al mattino, leggermente mitigati soltanto nel pomeriggio dall’intervento di ampie schiarite ed un certo soleggiamento, seppur la durata del giorno sia molto breve. Ventilazione a regime ciclonico, con Tramontana e Grecale sulle regioni del nord, richiamo sciroccale sulle regioni meridionali.

Il freddo scivola via dall’Italia.

La depressione responsabile del maltempo in chiave invernale intervenuto nelle ultime ore, sarà destinata ad essere trascinata via velocemente, lasciandoci nelle mani di una provvidenziale rimonta anticiclonica che dai settori occidentali europei tenderà a farsi strada già da domani, mercoledì 10 dicembre, sui settori occidentali del Belpaese. L’intermezzo anticiclonico regalerà sull’ltalia una fase atmosferica più stabile che ci riguarderà soprattutto tra giovedì 11 e venerdì 12. L’anticiclone veicolerà aria più tiepida rispetto a quella attuale, le temperature andranno pertanto aumentando nuovamente, sia al suolo che in quota, pur senza raggiungere valori molto elevati.

Con l’arrivo del weekend successivo, riferendoci quindi a sabato 13 e domenica 14, una nuova perturbazione abborderà le nostre regioni a partire dai settori più occidentali. Come anticipato nel precedente aggiornamento, l’asse di saccatura legato alla nuova perturbazione, andrà collocandosi in posizione più occidentale. La discesa d’aria fredda prevista alimentare l’apparato depressionario scivolerà sull’ovest della Francia e sulla penisola Iberica, mentre l’Italia verrà investita dal flusso di correnti meridionali umide e tendenzialmente miti.

Sabato 13 e domenica 14 si preannunciano quindi due giornate piuttosto tormentate e piovose
, soprattutto sui settori esposti al respiro umido marittimo. Ad oggi le aree più colpite dalle piogge potrebbero essere Lazio, Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia e Triveneto.

Sulle regioni settentrionali il limite delle nevicate sarà attestato da un valore minimo di 800 metri (Piemonte occidentale ad inizio evento) sino ad un massimo di 1400 metri, soprattutto nella seconda fase della perturbazione, quando l’aria mite sarà ormai penetrata anche nelle valli più interne e strette.

Condizioni di instabilità persisterebbero sulle regioni centro-meridionali anche nelle giornate di lunedì 15 e martedì 16, quando la depressione responsabile del weekend piovoso sulle regioni del nord, andrebbe isolando un cut-off sul basso Mediterraneo.

Volgendo lo sguardo a lungo termine, il run ufficiale del modello europeo, pone risalto all’espansione di un potente anticiclone che conquisterebbe in breve tempo i settori centrali del Mediterraneo, portando ad una fase atmosferica molto stabile. Evoluzione atmosferica che Meteolive ritiene poco probabile.

La media Ensemble seguita invece a proporre sul nostro Paese un flusso di correnti mediamente nord-occidentali, senza grandi pretese sotto il punto di vista del freddo e dell’inverno, ma fresche quel tanto che basta da escludere il rischio di incorrere in surriscaldamenti "feroci" dell’atmosfera.

Autore : William Demasi