00:00 14 Giugno 2016

Ultimissime della sera: l’anticiclone oceanico posticipa ancora il suo ingresso sul Mediterraneo

Nei prossimi giorni un grande braccio di ferro tra l'anticiclone africano e l'aria instabile oceanica "plasmerà" la circolazione atmosferica in ambito italiano. L'evoluzione successiva (terza decade) non presenta tuttavia ancora le carte in regola per una fase duratura di stabilità atmosferica sul nostro Paese

Situazione attuale: flusso piuttosto teso di correnti nord-occidentali ha determinato per la giornata odierna alcune modeste manifestazioni di instabilità concentrate soprattutto nelle zone interne. Tempo migliore lungo le coste, al più interessate dal transito di qualche sistema nuvoloso sfrangiato, senza alcuna conseguenza significativa. In queste ultime ore una nuova depressione si avvicina velocemente alle regioni settentrionali del Paese, laddove i venti a media quota tendono a ruotare dai quadranti sud-occidentali, favorendo un nuovo incremento dell’instabilità a sfondo temporalesco. 

Braccio di ferro Africa-Oceano ben presto sui nostri schermi; le conseguenze a livello nazionale. 

Una nuova, vistosa circolazione di BASSA pressione si avvicina a grandi passi verso i settori centro-occidentali d’Europa, laddove stabilirà la propria "permanenza" nei giorni a venire. Lungo il lato ascendente della saccatura, un letto di correnti molto tese sud-occidentali richiamerà a sè masse d’aria molto calde di origine subtropicale-africana che nei prossimi giorni porteranno un importante riscaldamento della temperatura sui settori centrali ed orientali del Mediterraneo, coinvolti anche i settori dell’est Europa. 

A livello italiano i massimi effetti di questa ondata di calura si consumeranno giovedì 16 giugno sulle regioni meridionali, laddove l’escalation delle temperature potrà portare la colonnina di mercurio sino alla fatidica soglia dei +40°C. 

FORTE INSTABILITA’ attesa invece sulle regioni settentrionali del nostro Paese, dove l’incontro tra la corrente a getto polare e la corrente a getto subtropicale, potrà creare l’habitat ideale alla genesi di alcune importanti manifestazioni temporalesche. Qui le temperature risulteranno ben più sopportabili, con valori di caldo soltanto al nord-est e nelle ore centrali del giorno. 

Medio termine: un cut-off arenato sul Mediterraneo.

Prende ormai campo l’ipotesi di un’evoluzione della sopraccitata saccatura, in una figura "chiusa" di bassa pressione sui settori centrali del Mediterraneo. 

Avevamo discusso in merito questa possibilità nell’articolo —> https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/previsioni-meteo-una-depressione-arenata-sui-settori-centrali-del-mediterraneo-/53963/ <— che potrebbe alla resa dei conti rivelarsi esatto!

Questa depressione potrebbe di fatto ancora governare il tempo atmosferico italiano sin verso mercoledì 22 giugno, l’instabilità potrà inoltre diffondersi anche su parte delle regioni centro-meridionali, laddove potremo attenderci una flessione della temperatura con l’interruzione dell’onda di calore africana che verrebbe a quel punto confinata ai settori orientali del Mediterraneo. 

Lungo termine: l’anticiclone delle Azzorre ancora in difficoltà.

Uno sguardo al panorama circolatorio europeo, mette ancora in evidenza una reiterata difficoltà da parte dell’anticiclone oceanico nel distendersi stabilmente sull’Europa e sul Mediterraneo. La terza decade di giugno sembrava quindi inizialmente deputata ad accogliere condizioni atmosferiche più stabili, dovremo invece ancora fare i conti con situazioni di tempo incerto, parentesi di instabilità e circolazioni fresche ai medi livelli, saranno in grado di esasperare oltremodo i processi termoconvettivi non soltanto sui rilievi ma occasionalmente anche lungo le coste e nelle zone pianeggianti. 

Un periodo di stabilità più tenace potrebbe a questo punto intervenire nell’ultima settimana di giugno ma urgono in tal senso ulteriori conferme. 

  Seguite gli aggiornamenti.
 

Autore : William Demasi