00:00 29 Dicembre 2014

Ultimissime della sera: l’anticiclone delle Azzorre ritorna protagonista della scena europea, poi…

Cerchiamo di capire come potrebbe evolvere lo stato del tempo atmosferico tra la fine della mensilità dicembrina e la prima decade di gennaio: ritornerà la mitezza targata "atlantico"? Vediamo nel dettaglio.

Situazione attuale: giornata fredda e ventosa lungo tutto lo stivale italiano, fenomeni sparsi di instabilità caratterizzano i settori centrali e meridionali del Paese, concentrandosi soprattutto lungo il versante adriatico e la costa settentrionale della Sicilia. In questa sede riscontriamo anche delle precipitazioni che risultano nevose sino a quote prossime la pianura. Lungo i versanti tirrenici, la Sardegna occidentale, la Sicilia meridionale e le regioni del nord, ampie schiarite e clima secco. Ventilazione tesa di Tramontana e Grecale.

Ultimi giorni di freddo.

Aria fredda ed instabile affluisce in queste ore sulla nostra penisola italiana, determinando moderate condizioni di instabilità, concentrate sui settori orientali e meridionali della penisola. L’aria fredda di origine artico-continentale seguiterà ad interessare il nostro Paese almeno sino alla fine della mensilità dicembrina, regalando ancora precipitazioni ed instabilità sui settori del medio Adriatico e l’Italia meridionale, mentre condizioni soleggiate caratterizzeranno soprattutto l’angolo nord-occidentale della penisola.

La posizione dell’alta pressione oceanica nei confronti dell’Europa e dell’Italia, favorirà un coinvolgimento più netto dei settori centrali e meridionali dello stivale
, mentre al contrario l’angolo nord-occidentale risulterà ai margini di suddetta circolazione, sperimentando condizioni minori di freddo in quota, associate a cielo prevalentemente sereno.

Rimonta anticiclonica azzorriana.

Con l’arrivo di giovedì primo gennaio e venerdì 2, andranno aumentando considerevolmente le vorticità zonali legate ad un rinforzo della corrente a getto occidentale in fuoriuscita dal Canada. Ne deriverà uno "spanciamento" dell’alta pressione dalla penisola Iberica e dalla Francia sin verso la Mitteleurope, dove ci attendiamo un aumento significativo della temperatura dapprima solo in quota, poi anche al livello del suolo. Venerdì 2 dicembre potrebbe addirittura esordire con un episodio di Favonio anticiclonico sulle regioni settentrionali italiane, verrebbe smantellato rapidamente tutto il freddo affluito in precedenza, la colonnina di mercurio verrebbe riportata anche su valori superiori i 10°C.

Tempeste nord-europee, anticiclone sul Mediterraneo.

Quanto vi abbiamo precedentemente descritto, cioè il coricamento dell’alta pressione dall’Europa centrale al Mediterraneo, rappresenterà l’inizio di una fase atlantica e zonale dell’atmosfera, fase che potrebbe culminare nella prima decade di gennaio attraverso l’intervento di alcune violente ed intense depressioni a spazzare Regno Unito, nord della Francia e penisola Iberica. Dal canto suo il Mediterraneo se ne starebbe nel limbo, laddove regnerebbero condizioni tendenzialmente anticicloniche, accompagnate da temperature piuttosto miti.

Autore : William Demasi