00:00 14 Ottobre 2015

Ultimissime della sera: l’anticiclone chiude i rubinetti dell’aria fredda sull’Europa

Uno sguardo alla linea di tendenza prevista dal centro di calcolo europeo entro i prossimi dieci giorni; ancora un po' di instabilità a spasso per l'Europa ma l'anticiclone potrebbe in seguito mettere mano a tutta la situazione.

Situazione attuale: nella scorsa notte una seconda perturbazione facente capo una vistosa circolazione di bassa pressione centrata sull’Europa centro-occidentale, ha distribuito cumulate precipitative anche importanti su regioni come Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Umbria, sovente a carattere temporalesco. Quest’oggi piogge e temporali ancora insistono sull’Italia centrale mentre il tempo appare già in parte migliorato al nord, condizioni di variabilità interessano il Mezzogiorno. Ventilazione attiva a carattere ciclonico su tutto il Paese, temperature stazionarie. 

Una "goccia" d’aria molto fresca nel cuore del Mediterraneo. 

Quanto sta sperimentando l’Europa in questi giorni, altro non è che il prodotto finale di molte giornate caratterizzate da una spiccata predisposizione dell’atmosfera nel voler creare dinamiche meridiane fortemente disturbate. Nelle prossime 48 ore, una goccia d’aria molto fresca alle quote superiori "abborderà" l’Italia, portando dell’instabilità cosiddetta "a macchia di leopardo", caratterizzata quindi da rovesci ed occasionali, brevi temporali che colpiranno in modo dismonogeneo i settori costieri di Liguria, Toscana e Lazio.

Le cumulate precipitative più importanti sono però attese sulle regioni centro-meridionali, laddove andrà consumandosi il contrasto diretto tra le masse d’aria subtropicali accompagnate ancora da temperature molto calde, con l’aria assai più fresca di origine nord europea.

L’anticiclone "spezza" il flusso d’aria fredda diretto all’Europa. 

Volgendo lo sguardo al periodo compreso tra la seconda e la terza decade di ottobre, possiamo osservare un graduale rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre che, muovendosi con gradualità verso oriente, taglierebbe i rifornimenti d’aria fredda diretti alla complessa circolazione di bassa pressione a cavallo tra il Mediterraneo e l’Europa centrale. Ne rimarrebbero due tronconi principali comprendenti un vistoso cut-off ciclonico arenato tra Marocco e Penisola Iberica, una seconda depressione centrata sull’Europa centrale ed ancora alimentata da un po’ d’aria fredda artico-continentale. Sull’Italia proseguirebbe ancora una fase atmosferica caratterizzata da tempo incerto

Rinforzo del Vortice Polare. 

La parte conclusiva di ottobre sarebbe poi affidata ad un ulteriore rinforzo delle vorticità zonali sintomatiche di un Vortice Polare in fase rigenerativa. In ambito mediterraneo aumenterebbero le chances d’avere una fase atmosferica più stabile e meno irrequieta, sarebbe infatti maggiore l’influenza portata dall’alta pressione. 

Autore : William Demasi