00:00 7 Aprile 2016

Ultimissime della sera: INSTABILE sino a sabato 9 aprile, poi temperature nuovamente in salita

Parentesi di frescura nel weekend, in seguito avviati verso un lento, inesorabile aumento della temperatura. Grandiosi e "SPAVENTOSI" i picchi di caldo previsti sul Mezzogiorno con l'arrivo della seconda decade di aprile.

Situazione attuale: una circolazione ancora piuttosto attiva di bassa presione coinvolge proprio in queste ore le nostre regioni meridionali, determinando un aumento della nuvolosità che si manifesta in queste ore a partire dalle due isole maggiori per poi spostarsi rapidamente verso i settori meridionali tirrenici ed adriatici. Soleggiato e ancora molto mite al centro ed al nord. Fanno eccezione i banchi di nebbia che si sono manifestati nottetempo ed al primo mattino sull’Emilia Romagna, localmente estesi sino alle coste adriatiche. Qualche rovescio temporalesco la sera anche al nord, senza alcun fenomeno di forte intensità. 

L’instabilità torna a conquistare il nostro Paese. 

Si compie proprio in queste ore, l’importante movimento barico ampiamente descritto negli articoli delle giornate scorse e che porterà alla formazione di una vistosa circolazione di bassa pressione proprio sui mari prospicenti il nostro stivale italiano. Sostenuta da un ramo della corrente a getto polare, una vistosa saccatura ricolma d’aria fredda alla quota di 500hpa (-30°C), conquista infatti i settori europei nord-occidentali.

Al momento a risentire di tale situazione sono soprattutto gli abitanti delle regioni centro-meridionali che sperimentano un aumento della nuvolosità e l’arrivo delle prime precipitazioni legate all’approfondimento della vecchia circolazione di bassa pressione che, sino alla giornata di ieri, mercoledì 6 aprile, risultava arenata nelle zone interne del continente nord-africano. 

Dalla prossima notte atteso un cambiamento del tempo diffuso a tutto il Paese, con un aumento della nuvolosità che riguarderà anche i settori centrali e le regioni nord-orientali del nostro stivale. Previste diverse precipitazioni che potranno riguardare un po’ tutto il nostro Paese ad esclusione delle regioni nord-occidentali che risulteranno un po’ più riparate.  

Calo termico: dove sarà più sensibile?

L’arrivo dell’aria oceanica sul bacino centrale del Mediterraneo, porterà un ribasso delle temperature pronto a manifestarsi un po’ su tutto il nostro Paese. Lo scarto termico più rilevante, riguarderebbe soprattutto le nostre regioni meridionali, laddove sarebbe evidente il ricambio d’aria tra la massa d’aria africana che batterà in ritirata, e quella assai più fredda oceanica in arrivo.

Uno sguardo al tempo della prossima settimana: rialzo inesorabile delle temperature prima al Mezzogiorno, poi anche al centro ed al nord. 

Riguardo al tempo atmosferico atteso nella seconda decade di aprile, la previsione del modello europeo, sembra avere le idee abbastanza chiare; un ramo della corrente a getto polare, resterebbe infatti "bloccata", rintanata ai settori occidentali d’Europa, che sarebbero pertanto interessati da una vistosa figura di bassa pressione.

In corrispondenza dei settori centrali ed orientali del Mediterraneo, le fasce anticicloniche subtropicali, subirebbero un’inevitabile rialzo, portandosi sino a ridosso dei settori centrali e soprattutto meridionali del nostro Paese, laddove il profilo termico tornerebbe ad essere sensibilmente superiore alla media del periodo.

I valori termici stimati attualmente dai modelli, sembrerebbero in tutto e per tutto raffrontabili alle temperature caratteristiche nelle mensilità estive, con isoterme sino a +20°C alla quota di 850hpa (circa 1500 metri). In una prima fase le regioni settentrionali subirebbero gli effetti instabili portati da una circolazione di venti oceanici apportatori di instabilità, anche se a lungo andare anche questi ultimi settori vedrebbero una risalita moderata delle temperature su valori molto temperati.

Entro la fine della seconda decade di aprile, potrebbero comparire i primi valori di caldo diffusi uniformemente a tutto il nostro territorio italiano, con picchi certamente più elevati al sud, ma possibili anche al nord. 

Previsione ovviamente da confermare. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi