00:00 29 Luglio 2014

Ultimissime della sera: in bilico tra l’instabilità atlantica e l’alta pressione

La prima decade di agosto vedrà come protagonisti della scena atmosferica italiana ed europea la continua fervente attività depressionaria di origine atlantica che tuttavia dovrà fare i conti con alcuni più convinti tentativi degli anticicloni di espandersi quantomeno sui settori centrali e meridionali dello stivale.

Situazione attuale: giornata caratterizzata dall’instabilità che ha interessato soprattutto i settori centrali e settentrionali dello stivale. Una depressione ricolma d’aria fredda alle quote superiori ha infatti determinato diversi episodi d’instabilità a carattere sparso. Il contesto termico risulta fresco e molto ventilato soprattutto sulle regioni del nord, laddove sono più vive le manifestazioni d’instabilità recate dalla sopraccitata depressione.

Tra giovedì 31 luglio e venerdì primo agosto, l’instabilità resterà confinata al meridione, mentre un miglioramento del tempo si affaccerà sul resto del Paese.

La definitiva traslazione a levante della depressione attualmente presente sul Mediterraneo, sarà garantita dalla distensione di una zona anticiclonica che dai settori centro-occidentali del Mediterraneo, migrerà in direzione dell’Italia. Questa breve parentesi anticiclonica rappresenterà un po’ lo spartiacque tra la vecchia e la nuova circolazione ciclonica prevista con il terzo ed ultimo mese di estate meteorologica.

Nuova depressione in formazione sull’oceano Atlantico i primi giorni di agosto.

Volgendo lo sguardo al comparto atlantico, la previsione del modello europeo non prevede nessuna sostanziale tregua alla fervente attività ciclonica oceanica che sarà pronta sin da subito alla strutturazione di una nuova depressione sull’ovest del continente. Ad alimentare questa saccatura ci penserà un’abbondante contributo d’aria fredda/fresca proveniente dal settore canadese. La nuova figura di bassa pressione raggiungerà agevolmente i settori occidentali dell’Europa ma per conquistare l’Italia dovrà fare i conti con una maggiore resistenza anticiclonica.

L’area di alta pressione trarrà in realtà origine dalla stessa depressione che, affondando in posizione leggermente meridionale a cavallo tra la penisola Iberica ed il Marocco, potrebbe scatenare una certa risalita di aria calda direttamente dai settori nord-africani verso le aree centro-orientali del Mediterraneo. Quest’aria calda e secca potrebbe determinare un aumento delle temperature che si farebbe sentire soprattutto al mezzogiorno e su parte dei settori centrali italiani. (domenica 3 – martedì 5 agosto)

Il destino del nord, almeno in un primo momento sarebbe differente: l’aria più fresca di origine atlantica rinnoverebbe per queste ultime regioni, condizioni abbastanza persistenti di instabilità che in questo caso riguarderebbero soprattutto i settori alpini, prealpini e le aree di alta pianura. Altrove prevarrebbero condizioni soleggiate ma l’atmosfera risulterebbe afosa sulle regioni del nord, mentre caldo più intenso ma secco sarebbe prerogativa dei settori meridionali e centrali.

Sul lungo periodo (giovedì 7 – venerdì 8 agosto) un veloce impulso di instabilità trasportato in seno ad un letto di correnti nord-occidentali attraverserebbe l’intero stivale da nord a sud, portando qualche temporale ed un nuovo ricambio d’aria. (da confermare)

Autore : William Demasi